È scomparso oggi Ezio Raimondi, filologo, saggista e critico letterario, a lungo docente di Letteratura italiana all'Università di Bologna.
Il rettore dell'Università di Bologna Ivano Dionigi lo ricorda con queste parole: "Ci ha lasciato Ezio Raimondi: il critico che ha attraversato tutte le letterature moderne, il docente che ha formato intere generazioni di studenti e di studiosi, il Maestro che ha creato una delle scuole più valide della filologia e dell’italianistica. E' stato anche un uomo delle istituzioni sia accademiche sia culturali: ricordo il suo ruolo negli anni Settanta di precursore della legge istitutiva dei Dipartimenti, di protagonista nelle celebrazioni del IX centenario, di presidente dell’Istituto per i Beni culturali dell’Emilia-Romagna e dell'Associazione culturale Il Mulino. Era un vero intellettuale, sempre oltre il linguaggio comune, oltre le risposte scontate, oltre il presente. Gli era connaturale lo stile di chi crede nella cultura, nel dialogo, nelle giovani generazioni. Curioso com’era ad ogni avventura del pensiero".
Raimondi comincia la sua carriera accademica nel1955 presso la Facoltà di Magistero. Negli anni sessanta tiene la cattedra di Letteratura Italiana presso la Scuola Superiore Interpreti di Bologna. Dopo alcune esperienze negli Stati Uniti, ritorna in Italia all'inizio degli anni settanta. Dal 1975 insegna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna. Inizialmente è professore di Storia del teatro, diventa poi titolare della cattedra di Letteratura italiana presso il Corso di laurea in Lettere classiche e moderne.
Nella sua vasta opera critica, Raimondi ha unito la ricerca filologica e documentaria con la sperimentazione dei più moderni metodi interpretativi. La sua lunga attività critica spazia dalle origini al Novecento: Raimondi ha scritto in particolare su Dante Alighieri, Niccolò Machiavelli, Torquato Tasso, Alessandro Manzoni, Renato Serra, Gabriele d'Annunzio, Carlo Emilio Gadda. Di grande rilievo anche i contributi sulle metodologie della critica, sulla letteratura scientificae la storia della critica d'arte.
La camera ardente sarà allestita presso la Biblioteca del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell'Università di Bologna (Via Zamboni, 32 - Bologna) e resterà aperta al pubblico giovedì 20 marzo dalle 10 alle 19 e venerdì 21 dalle 8 alle 10. In seguito, sempre venerdì 21 marzo, alle 10,30, si terrà la cerimonia di ricordo accademica nella Cappella Bulgari dell'Archiginnasio. La cerimonia funebre si terrà invece alle ore 11,30 presso la Basilica di San Domenico.