Logo d'ateneo Unibo Magazine

Lutto in Ateneo. È scomparso il prof. Eraldo Seren

Storico docente e ricercatore dell'Università di Bologna, ha ricoperto gli incarichi accademici più prestigiosi ed è stato il principale artefice del trasferimento della Facoltà di Medicina Veterinaria alla nuova sede di Ozzano Emilia

Domenica scorsa, 22 marzo, è venuto a mancare il prof. Eraldo Seren, grande figura di ricercatore, di docente, di uomo dell'Alma Mater; è venuto a mancare un grande maestro.

Nato a Perugia nel 1943, dopo la laurea in Medicina Veterinaria conseguita cum laude a Milano, Eraldo Seren ha iniziato la sua carriera accademica nel 1968 presso l'Università di Bologna; nel 1975, a soli 32 anni, era in cattedra.

Nella sua lunga carriera ha ricoperto tutti gli incarichi accademici più prestigiosi. È stato consigliere di amministrazione, direttore dell'Istituto di Fisiologia Veterinaria, rappresentante dei professori ordinari di Medicina Veterinaria in seno al Consiglio Universitario Nazionale, preside della Facoltà di Medicina Veterinaria, membro della Giunta d'Ateneo, presidente della Commissione Didattica e Diritto allo studio, membro del Comitato Scientifico dell'Osservatorio Statistico, presidente della Conferenza dei presidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria, coordinatore di dottorato di ricerca. È stato prima vice presidente e poi presidente della Società Italiana delle Scienze Veterinarie. (SISVet). La sua attività scientifica è documentata da circa 300 pubblicazioni.

Si è sempre distinto per le sue grandi capacità, la sua voglia di fare, la sua abilità manageriale, il suo grande carisma, la sua determinazione a far crescere la Facoltà di Medicina Veterinaria, alla quale ha sempre appartenuto, l’Ateneo nel suo complesso e la medicina veterinaria italiana tutta. È stato il principale artefice del trasferimento della Facoltà di Medicina Veterinaria (all’inizio degli anni ’90) dalla sua vecchia sede di via Belmeloro a Bologna a quella attuale, molto più consona e razionale, di Ozzano Emilia.

È sempre stato stimato e rispettato, in ogni ambiente, per le sue qualità umane e per la sua rettitudine, per il suo saper mettersi in gioco, per le sue capacità di lavoro fuori dal comune. Si è sempre sentito un ricercatore (e lo è stato, e di grande livello), ma soprattutto un docente: gli studenti sono sempre rimasti profondamente colpiti dalle sue lezioni, dalla sua chiarezza espositiva, dalla sua profonda conoscenza delle tematiche trattate, dalla sua facilità nel rendere semplici gli argomenti più complessi.

La cerimonia accademica in ricordo del docente scomparso si terrà mercoledì 25 marzo, alle 9,30, nella Cappella di Santa Maria dei Bulgari. Il funerale sarà celebrato alle 11,30 nella parrocchia di Rastignano.