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Lutto in Ateneo. È scomparso Paolo Favero

Già ordinario di Chimica Fisica e Professore Emerito dell’Università di Bologna, è stato protagonista di una carriera scientifica di grande rilievo, conquistando primati e raggiungendo risultati importanti nel campo della spettroscopia molecolare a microonde

È scomparso il 13 giugno scorso Paolo Favero, già ordinario di Chimica Fisica e Professore Emerito dell’Università di Bologna.

Nato a Puos d'Alpago, in provincia di Belluno, nel 1926, Paolo Favero aveva iniziato la sua carriera a Padova come allievo di G. Semerano e dal 1964 era diventato titolare prima della Cattedra di Spettroscopia Molecolare e in seguito di quella di Chimica Fisica della Facoltà di Scienze dell'Università di Bologna. Fra il 1950 e il 1957 si è dedicato all'introduzione di tecniche elettroniche nella polarografia, producendo, primo in Italia, risultati sperimentali e teorici nella polarografia oscillografica a singolo e multi-passo: risultati importanti per i futuri sviluppi della moderna elettrochimica.

Con il supporto di una borsa di studio dell'Accademia Nazionale delle Scienze USA trascorse due anni, dal 1957 al 1959, nel gruppo di W. Gordy al Dipartimento di Fisica della Duke University, a Durham in North Carolina. Il lavoro svolto alla Duke risultò proficuo sia dal punto di vista teorico che sperimentale, tanto che al suo ritorno a Padova fu in grado di organizzare un nuovo gruppo di ricerca dedicato alla spettroscopia rotazionale a microonde, il primo nel nostro paese.

Entro la fine del 1965 quasi tutti i collaboratori del gruppo padovano con tutte le apparecchiature spettroscopiche si ritrovarono a Bologna dove le possibilità teoriche e sperimentali del gruppo vennero rinforzate e articolate in varie attività: applicazioni degli effetti di distorsione centrifuga, trasferimento di energia vibrazionale studiato attraverso gli spettri di rotazione pura, struttura e conformazione delle molecole.

Dal 1990 ha contribuito in modo determinante allo sviluppo dell'applicazione dei fasci molecolari supersonici alla spettroscopia a microonde di assorbimento. Il gruppo, primo in Italia, ha prodotto importanti risultati nel campo di addotti di vario tipo (dimeri, con acqua e con gas rari) e nello studio di molecole con moti interni a grande ampiezza.

La sua attività pionieristica nel campo della Spettroscopia Molecolare a Microonde, di cui ha coltivato, con risultati di assoluta rilevanza internazionale, sia gli aspetti teorici che quelli sperimentali, gli ha valso nel 1989 la Medaglia d'oro del Ministero delle Università e della Ricerca e nel 2003 la Medaglia Bonino della Divisione di Chimica Fisica della Società Chimica Italiana.

È stato attivo protagonista della vita del suo Dipartimento e della comunità scientifica nazionale ed internazionale ricoprendo il ruolo di direttore dell'Istituto di Chimica "G. Ciamician", ora diventato Dipartimento, e direttore dell'ex Laboratorio di Spettroscopia Molecolare del Cnr di Bologna.