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La Storia tra i sentieri dell'Appennino: apre il parco di Monte Bibele

Grazie al lavoro dell'Università di Bologna inaugura la nuova area di interessere archeologico naturalistico, realizzata attorno all'antico sito etrusco-celtico. E per l'occasione riapre anche il Museo Archeologico di Monterenzio, con un allestimento tutto rinnovato

A cinquant'anni dalle prime scoperte archeologiche, grazie al lavoro dell'Università di Bologna, apre a Monte Bibele un vero e proprio parco archeologico dedicato all'antico abitato etrusco-celtico custodito sull'Appennino bolognese. E ci sono novità anche per Museo Archeologico di Monterenzio, che riapre con un allestimento tutto rinnovato. Sabato 20 giugno la giornata di inaugurazione, con visite guidate e una serata a tema celtico, mentre domenica 21 spazio al trekking tra i sentieri del nuovo parco.

Un appuntamento che arriva a conclusione di un lungo lavoro, durato cinque anni, portato avanti dall'Università di Bologna e realizzato con fondi europei. L'Alma Mater del resto è impegnata nel sito etrusco-celtico di Monte Bibele dal lontano 1978 e dal 2000 ha in mano anche la gestione del Museo Civico Archeologico di Monterenzio. Il lavoro di ricerca, conservazione e valorizzazione dell'area archeologica, viabilità e sentieristica comprese, è stato realizzato dal Centro di Ricerca Templa - Tecnologie Multimediali per l'Archeologia, diretto da Antonio Gottarelli, del Dipartimento di Storia Culture Civiltà.

Quello di Monte Bibele è un insediamento che ha il suo fulcro nel IV e nel III secolo a.C., quando i Celti e gli Etruschi occupavano la Valle dell'Idice. E oggi, grazie anche ad alcune ricostruzioni di abitazioni dell'epoca, è possibile toccare con mano la vita, i costumi e le usanze di allora. Donne e guerrieri che vigilavano sulle vie che univano il mondo mediterraneo e il mondo transalpino, avamposti che potevano vedersi l'un l'altro, villaggi che producevano e commerciavano a lungo raggio.

Nei suoi quasi duecento anni di vita, il villaggio di Monte Bibele ha visto susseguirsi generazioni protagoniste e testimoni, non del tutto inconsapevoli, di avvenimenti che cambiarono radicalmente la storia del continente europeo e quella delle sue relazioni con l'intero mondo allora conosciuto, dalle sponde atlantiche a quelle mediterranee orientali, fino alle remote terre della Valle dell'Indo. Mentre Alessandro il Grande dilatava i confini del mondo e i filosofi greci misuravano l'estensione del nostro pianeta, gli abitanti del villaggio svolgevano attività che per millenni erano state il sostentamento dei loro avi, ma già erano capaci di costruire un quadrante solare, antica bussola per l'orientamento astronomico e geografico, strumento modernissimo per chi si preparava a conquistare il mondo.

E al grande parco a cielo aperto si affianca un allestimento museale del tutto rinnovato, con nuove vetrine e una ricchissima sezione che offre una storia parallela: quella di Monterenzio Vecchio e della sua antica comunità. Ancora donne e guerrieri, guidati da un ricco capo che venne sepolto con tutte le sue armi splendidamente conservate, con il suo elmo in bronzo che ancora riluce di patina aurea e con la sua spada al fianco, riposta nel fodero di ferro, e con tutto il suo servizio da mensa per un sontuoso banchetto nell'aldilà.

In questo grande affresco di antichità e in questo bucolico scenario naturale, la tecnologia accompagna, con indicazioni e approfondimenti e grazie ai codici QR distribuiti lungo le vie e i sentieri, quanti vogliano vivere e approfondire la conoscenza di quei luoghi e di quella storia.

Inaugurazione dell'Area di Interesse Archeologico Naturalistico di Monte Bibele

dal 20 al 21 Giugno 2015

ore: 14:30

Monterenzio (BO)

Una due giorni di incontri, visite guidate e trekking nel nuovo spazio nato grazie al contributo del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna

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