È scomparso lo scorso 28 giugno Giorgio Sandri, professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza all'Università di Bologna.
Laureato a Bologna con Felice Battaglia e allievo di Alberto Pasquinelli, Giorgio Sandri ha poi completato la propria formazione scientifica negli Stati Uniti. Dopo un breve periodo d’insegnamento nell’Università di Trento, dal 1970 al 2010 è stato docente all'Alma Mater, insegnando Metodologia delle scienze sociali, Filosofia del linguaggio, Teoria dell'informazione, Metodi delle scienze umane, Logica e Filosofia della scienza.
Dal 2000 al 2006 è stato direttore del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna. È stato inoltre socio effettivo dell’Accademia delle Scienze di Bologna.
La questione rilevante a cui il professor Sandri ha dedicato la propria ricerca è la scelta di una forma linguistica della teoria scientifica in grado non solo di descrivere le proprietà logico-formali dell’inferenza ma anche di rendere conto della portata di informazione propria di un sistema formale nella scienza.
Si è quindi occupato della costruzione del linguaggio naturale come linguaggio formale; in questo ambito ha dedicato particolare attenzione alle grammatiche formali del linguaggio naturale (Generative Grammar, Montague Grammar), grammatiche che mostrano come le regole semantiche impieghino una quantità di informazione superiore a quella impiegata nelle regole sintattiche.
In anni più recenti il suo lavoro, condotto anche in collaborazione con le università di Auckland e Carnegie Mellon (Pittsburgh), si è orientato verso il campo dell'intelligenza artificiale e nella direzione di una riflessione sulle eventuali forme di computazione che oltrepassino le risorse dei modelli classici à la Turing.
Ma la vivacità intellettuale e gli interessi culturali di Giorgio Sandri non possono essere racchiusi nei soli ambiti della logica e della filosofia della scienza e si allargano con competenza fino a toccare i domini dell'arte. Il rigore e la passione con cui li ha coltivati e condivisi rimangono una parte importante e preziosa del suo insegnamento.
La cerimonia funebre si terrà mercoledì 1 luglio. Dalle 12 alle 13,30 è prevista l'apertura della camera ardente al Cimitero della Certosa di Bologna, con benedizione e chiusura del feretro alle 13,45. Alle 14,30, nella Cappella Bulgari dell'Archiginnasio, si terrà la cerimonia accademica di ricordo. Alle 16, infine, è prevista la sepoltura al Cimitero della Certosa.