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Il viaggio degli studenti Unibo per dire addio alla mafia

Dai luoghi delle stragi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ai luoghi di Danilo Dolci e Peppino Impastato: il viaggio culturale e formativo degli studenti del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell’Università di Bologna per la riconquista del territorio, della memoria e di uno sviluppo economico nella legalità

Un gruppo di 20 studenti, guidato dalla professoressa Federica Zanetti del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell’Università di Bologna, nell’ambito del corso di "Strategie e strumenti dell'empowerment e della cittadinanza attiva e di strategie didattiche e di comunicazione per gli adulti", è volato a Palermo, dal 4 al 6 marzo, per un viaggio formativo legato al tema dell’antimafia, della legalità e della cittadinanza attiva.

Gli studenti dell’Alma Mater, aderendo alla proposta culturale e antimafia dell'Associazione Addiopizzo e accompagnati dagli operatori di Addiopizzo Travel, hanno incontrato coloro che vivono il territorio e portano avanti ogni giorno il loro impegno per il cambiamento culturale della Sicilia. Grazie a questa opportunità gli studenti hanno appreso e analizzato, attraverso momenti di lavoro di gruppo, idee e pratiche di cittadinanza attiva alla base delle lotte e dei movimenti giovanili contro le mafie nel Sud Italia.


"Ci è stata data l’opportunità di toccare, o meglio, accarezzare con le nostre mani le cicatrici della Sicilia mentre ne ascoltavamo la storia - racconta uno degli studenti, Marco Nenzioni - e, proprio come succede sopra la nostra pelle, nel momento in cui la sforiamo delicatamente, si è generato un brivido intenso, un scossa lungo tutto il corpo che ha segnato profondamente le nostre vite e che accompagnerà per sempre la nostra quotidianità, fatta di tante piccole azioni capaci di fare la differenza. Ora tocca a noi".