Senza la Ricerca? UniboMagazine intervista Renaud Vatrinet
5 PER MILLE UNIBO / Lavora presso il Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie e si occupa dello studio di uno specifico enzima mitocondriale, analizzando in particolare il suo ruolo nell'influenzare la crescita delle cellule tumorali e la sua interazione con loro al fine di mettere a punto strategie farmacologiche con effetto anti-neoplastico
Ciao Renaud, di cosa ti occupi?
Il mio lavoro si concentra sullo studio del ruolo del mitocondrio, la "centrale energetica" delle nostre cellule, nello sviluppo e nella progressione del cancro.
Quando hai deciso di fare ricerca?
La decisione di fare ricerca è arrivata progressivamente, seguendo i miei interessi durante il mio percorso accademico, scoprendo man mano degli argomenti di studio diversi che mi hanno attirato uno dopo l'altro. All'inizio dei miei studi ero molto attratto dalle scienze economiche e sociali ma poi mi sono reso conto che il mio vero interesse era per la biologia, che mi ha portato a studiare la medicina, la nutrizione, la genetica e la biologia molecolare. Facendo ricerca adesso, dedico la maggior parte del mio tempo lavorativo a soddisfare questa curiosità che è sempre stato il motivo delle mie scelte.
Cosa ti appassiona di quello che studi?
Prima di tutto c'è il mitocondrio. Il mitocondrio è appassionante, è inerente alla vita, è il motivo della nostra respirazione ed è alla base della generazione della nostra energia. La sua complessità strutturale e funzionale, la sua meccanica, ci rammenta quanto la logica della natura è incredibilmente perfetta. Andate a vedere come funziona il complesso V della catena respiratoria del mitocondrio, e anche voi sarete affascinati!
E poi, c’è lo studio del ruolo del mitocondrio nel cancro. Per capire questo, è necessario un approccio particolare, che si basa sulle modalità di uso dell'ossigeno e dei nutrienti da parte delle cellule del cancro durante la progressione del tumore. Significa, quindi, vedere il cancro non solo come una malattia genetica, ma anche come una malattia metabolica, dove il modo di soddisfare i bisogni energetici e materiali di una cellula tumorale sono diversi da una cellula normale. La cellula tumorale cambia il suo funzionamento, si adatta, si trasforma sempre e sviluppa una “firma metabolica” specifica. Noi stiamo cercando di capire come ciò avvenga e quali siano gli attori di questi processi, che quando sono ben definiti possono essere bersaglio di terapie farmacologiche. È bello e affascinante, vero?
Cosa pensi prima di andare a dormire la sera?
Non penso a niente, altrimenti non posso dormire. Faccio il vuoto, e dormo.
E quando ti svegli al mattino?
Prima a prepararmi un caffè, poi al tempo che fa fuori. Pero devo dire che, a volte, succede il contrario. Poi mezz'ora di attività fisica per tenere in salute e attività i miei mitocondri.
Quale scoperta/invenzione pensi possa rivoluzionare il tuo ambito di ricerca nei prossimi cinque anni?
Invece di una scoperta precisa, sono i lavori di diversi laboratori, in collaborazione, che stanno progressivamente portando una soluzione ai diversi tipi di cancro. Inoltre, quando dedichiamo la maggior parte del nostro tempo alla ricerca, quando diamo spesso priorità alla vita professionale piuttosto che alla vita personale, ci vuole questo motore essenziale: il nostro studio, il nostro lavoro cambierà le cose, e facciamo di tutto per quello. Le rivoluzioni sono spesso i frutti di un sforzo comune.
Una cosa che hai imparato facendo ricerca.
ORGANIZZAZIONE.
Come sarebbe il mondo senza ricerca?
La ricerca ci ha portato a sviluppare una società più confortevole, fornendo una sicurezza alimentare, sanitaria, alleviando le nostre condizione di lavoro, permettendo di ridurre le nostre paure, il peso della vita e dando più spazio allo sviluppo personale, promuovendo il viaggio, l’accumulo di conoscenza, l’esperienza umana. Senza la ricerca - beh - saremmo degli australopitechi!
Sei un ricercatore "da adottare". Cosa vorresti dire ai tuoi sostenitori?
Sono pulito, non faccio rumore e sono molto gentile. Adottami!