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Realismo o sogno utopistico? Un dibattito ancora attuale

A 500 anni dall'Utopia di Tommaso Moro, una giornata di studi al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna per riflettere sull’attualità della contrapposizione utopia versus realismo

Venerdì 13 maggio, a partire dalle 9:15, nell'Aula Ruffilli di Palazzo Hercolani presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, si svolgerà una giornata di studi con studiosi di storia del pensiero politico, sociologi, scienziati politici e letterati per riflettere sull'attualità della contrapposizione utopia versus realismo. A conclusione della giornata, ci sarà una tavola rotonda sulle prospettive teoriche che questi concetti ancora oggi offrono alla discussione politica e al dibattito pubblico.

Nel 1516, tre anni dopo la pubblicazione del Principe di Niccolò Machiavelli, usciva a Lovanio per interessamento di Erasmo da Rotterdam e a firma di Tommaso Moro, Utopia, libello in cui si raccontava il viaggio fantastico di Raffaele Itlodeo nell’isola-regno di Utopia, abitata da una società ideale. Grazie all’enorme successo dell’opera, il neologismo coniato da Moro sarebbe diventato origine di un dibattito su un concetto politico del tutto moderno, quello di utopia appunto, che in opposizione al tema del realismo di Machiavelli avrebbe attraversato tutta la storia del pensiero politico moderno e contemporaneo.

La drammatica realtà sociale e politica che connota questa prima parte del XXI secolo ripropone con forza quello che è il cuore di tutta la riflessione “utopica”: la domanda di una società garante di giustizia e libertà. Realismo o sogno utopistico? I problemi cui Moro cercava di dare risposta erano l’ineguale distribuzione della ricchezza, la possibilità della tolleranza e della giustizia nella società: quale differenza con la nostra contemporaneità?