Si sono svolte ieri, in tutta Italia, i test di ammissione alle Scuole di specializzazione di area sanitaria. L’Università di Bologna, scelta dal MIUR per ospitare la prova, ha predisposte 1587 postazioni per i 1517 candidati assegnati all’Alma Mater e provenienti da tutta l’Emilia-Romagna e le Marche. Il test, svolto al PC, ha previsto la soluzione di 140 quesiti a risposta multipla, ciascuno dei quali con cinque possibili risposte, concludendosi in modo regolare entro le 19.30.
Dei 27 laboratori (22 a Bologna, 3 a Cesena e 2 a Forlì) due sono stati allestiti da zero a Bologna, a partire da sale studio e spazi normalmente non destinati a ospitare PC, con 300 nuove postazioni. La distribuzione dei candidati nei laboratori è stata decisa da MIUR e CINECA, attraverso un algoritmo studiato per sostenere l’obiettivo di "impedire potenziali interazioni tra i candidati ed eventuali tentativi di copiatura". In 230 hanno vigilato, tra tecnici e responsabili di aula, mentre 47 referenti tecnici coordinati dal Cesia hanno lavorato all’allestimento, alla supervisione tecnica durante le prove e al disallestimento.
L’impiego del personale tecnico dell’Università è stato concentrato sulla settimana dal 23 al 29 novembre, in modo da ridurre al minimo il periodo di sospensione delle attività didattiche e garantire un efficace e pronto ripristino delle strutture coinvolte dalla prova. Nell’insieme queste operazioni hanno richiesto più di 200 giornate uomo del solo personale di area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati.