Un '68 globale, dalle radici americane ai percorsi europei: è l’itinerario di "Je ne veux pas mourir idiot! Il Sessantotto dall'Università al mondo", una nuova mostra al MEUS - Museo Europeo degli Studenti (Via Zamboni, 33 - Bologna). L'inaugurazione è in programma per venerdì 19 ottobre alle 17. La mostra resterà aperta dal 20 ottobre 2018 al 19 maggio 2019.
L’esposizione, curata da Maria Teresa Guerrini e Marica Tolomelli, è stata realizzata dal Sistema Museale di Ateneo in collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà e con l'Archivio Storico dell’Università di Bologna. In omaggio all’impostazione del MEUS, obiettivo della mostra è documentare il modo con cui la generazione del '68 entrò nello spazio sociale, uscendo dalle aule e contaminando linguaggi, comportamenti, stili di vita. Una scorribanda nel mondo di cinquant’anni fa, condotta sulla scorta di fonti e supporti diversi, recuperati e selezionati attraverso una rigorosa ricerca storica.
Per gli studenti di oggi, che potranno approfittare anche del consueto allestimento del MEUS (un unicum di cui l’Alma Mater è orgogliosa), si tratta di un'opportunità unica di riflessione sull’identità giovanile in un’epoca di tumultuosi cambiamenti: domande di ieri e dell'attualità che continuano a interpellare le generazioni in via di formazione.
La mostra sarà aperta dal mercoledì al venerdì, dalle 10 alle 13; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18. Chiusure nei giorni 24 e 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio. Il biglietto d'ingresso costa 5 euro; gratuito per studenti Unibo e bambini fino a 6 anni.