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Un Baby Pit Stop per le mamme Unibo

La cittadella universitaria si arricchisce di un nuovo spazio, un punto aperto alle studentesse, alle docenti, al personale tecnico amministrativo, alle dottorande e assegniste di ricerca che hanno bisogno di uno spazio tranquillo per allattare e cambiare i propri figli

Inaugurato in Via B. Andretta, 4 (ex-Belmeloro 10-12), a Bologna, il Baby Pit Stop dell'Alma Mater. Il Rettore Francesco Ubertini e la Prorettrice alle Risorse umane Chiara Elefante, hanno presentato il punto di allattamento ricavato all'interno di locali universitari e ispirato all’iniziativa promossa dall'Unicef.

Da oggi le neo-mamme che vivono l'Ateneo o le loro famigliari in visita (per es. nel corso delle sedute di laurea) hanno a disposizione uno spazio arredato e dotato di ogni comfort per allattare o cambiare i propri figli. Un'iniziativa che rappresenta la risposta dell'Ateneo alle esigenze della comunità, a sostegno della genitorialità e di una migliore conciliazione tra vita professionale e privata.

Come già fatto da altre istituzioni della città, anche l’Università di Bologna ha ritenuto giusto dedicare uno spazio alle neo-mamme (docenti, personale tecnico amministrativo, dottorande, assegniste, studentesse, eventuali famigliari) per favorire l’allattamento che rappresenta un momento di massima importanza, sia dal punto di vista della salute sia dal punto di vista del rapporto madre/figlio/a.


“Penso che l’Università abbia, come istituzione, il dovere di favorire il benessere della sua intera comunità, delle mamme lavoratrici, delle giovani assegniste, dottorande, studentesse che spero possano trovare qui uno spazio da ricordare, domani, con piacere e calore” – ha detto il Rettore Francesco Ubertini.

“Con questa scelta l’Ateneo vuole anche affermare con forza il diritto delle donne ad allattare – ha affermato la Prorettrice alla Risorse umane Chiara Elefante - così come fortemente voluto dalla ex ministra Marianna Madia che ha emanato nel 2017 una direttiva, rivolta a tutte le pubbliche amministrazioni, affinché rispettino il diritto fondamentale di allattamento della donna che lavora, riconosciuto dalla legislazione comunitaria e nazionale. Con quest’azione pensiamo di aderire all’idea che l’allattamento sia un momento da vivere con gioia, in modo sereno e con il supporto della comunità, mai con imbarazzo”.

Lo psicoanalista Bruno Bettelheim scriveva che l’allattamento può essere, al pari di altri, un momento importante dell’esistenza infantile, uno dei mattoni sui quali il bambino può costruire la sua fiducia in sé stesso, nelle persone significative della sua vita e, per estensione, nel mondo.

E l’Università, come istituzione, ha il dovere di contribuire a questa fiducia nel mondo e di favorire il benessere della sua intera comunità, delle mamme lavoratrici, delle giovani assegniste, dottorande e studentesse.