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A Modena il convegno internazionale su Benedetto Bacchini

Esperti da tutta Italia chiamati alla due giorni organizzata dal monastero di San Pietro di Modena, in collaborazione con il Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Università di Bologna

Benedetto Bacchini nell’Europa fra Sei e Settecento: libri, arti e scienze”, il titolo del convegno internazionale in programma lunedì 15 e martedì 16 aprile, presso l’Abbazia di San Pietro a Modena, in collaborazione con il Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Università di Bologna.

Due giornate dedicate al monaco, archivista e bibliotecario Bacchini (1651-1721) che vedranno la partecipazione di esperti dall’Italia e dall’estero per approfondirne aspetti già noti (l’orizzonte europeo, l’attività giornalistica, i rapporti con gli Estensi), ma anche interessi inediti o emersi solo occasionalmente (la cura di biblioteche e archivi, la storia della musica, gli scritti scientifici e artistici).

Benedetto Bacchini fu, infatti, uno studioso immerso nella rete culturale europea, pur spendendo gran parte della sua vita tra la Parma dei Farnese e la Modena degli Estensi. Egli, ad esclusione degli ultimi anni, fu infatti tra i protagonisti della stagione della comunicazione scientifico-letteraria senza confini nazionali la quale faceva leva su itinerari culturali, carteggi manoscritti tanto quanto su libri e giornali periodici a stampa, con il compito di dar risonanza alle nuove conoscenze.

Il suo ricco epistolario è fonte inesauribile di notizie ancora in gran parte inedite, costituendo solo una delle testimonianze da cui partire. L’esame dei fermenti artistici, maturati nella capitale di Rinaldo d’Este e nel monastero cassinese, dove Bacchini dimorò dal 1689 al 1713, può così provare quanto l’abate cassinese abbia operato con originalità, autorevolezza e influenza, sperimentate anche da uno dei suoi più celebri allievi, Ludovico Antonio Muratori.

 

“Il monaco, archivista e bibliotecario della Libraria ducale di Modena, oltre che storico, - commenta il prof. Paolo Tinti dell’Università di Bologna - coltivò molti campi del sapere, perché strenuo difensore dell’unità del sapere, umanistico e scientifico, pur nelle articolazioni che andavano via via assumendo i tratti dell’enciclopedia”.

Benedetto Bacchini nell'Europa tra 600 e 700: libri, arti e scienze

dal 15 al 16 Aprile 2019

ore: 15:00

Abbazia di San Pietro (Modena)

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

Il congresso richiama esperti dall’Italia e dall’estero da un lato per approfondirne aspetti già noti (l’orizzonte europeo, l’attività giornalistica, i rapporti con gli Estensi), ma dalla specola di recenti acquisizioni e da rinnovati metodi di indagine, dall’altro per riconoscere interessi inediti o emersi solo occasionalmente (la cura di biblioteche e archivi, la storia della musica, gli scritti scientifici e artistici). L’esame dei fermenti artistici, maturati nella capitale di Rinaldo d’Este e nel monastero cassinese, dove Bacchini dimorò dal 1689 al 1713, può così provare quanto l’abate cassinese abbia operato con originalità, autorevolezza e influenza, sperimentate anche da uno dei suoi più celebri allievi, Ludovico Antonio Muratori

E' consigliabile iscriversi scrivendo una mail a: convegnobacchini2019@gmail.com entro il 13 aprile

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