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Il Festival della Scienza Medica torna a Bologna con l'Intelligenza della salute

Appuntamento con la scienza e la medicina: quattro giorni di eventi, lezioni, conferenze, incontri per tutte le età, con scienziati di fama internazionale e Premi Nobel. Tra le serate in musica, il concerto con la Young Musicians European Orchestra organizzata in collaborazione con la Fondazione Luisa Fanti Melloni

Torna la quinta edizione del Festival della Scienza Medica: dal 9 al 12 maggio, Bologna si veste di scienza e medicina, grazie alla manifestazione promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e da Genus Bononiae. Musei nella Città, in collaborazione con l'Università di Bologna e con il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Quest'anno il Festival della Scienza Medica dedica i suoi appuntamenti al tema “Intelligenza della Salute”, coinvolgendo scienziati di fama internazionale e Premi Nobel, massimi esperti in diversi campi della ricerca e dell’innovazione, con l’ambizioso obiettivo di avvicinare e rendere accessibile al grande pubblico la cultura medico-scientifica.

Il tema portante di tutti gli eventi ha origine dalle ricerche in capo alla cosiddetta “epidemiologia cognitiva”, che dimostra l’esistenza di una correlazione misurabile tra intelligenza e salute personale e collettiva. In qualche modo l’intelligenza protegge da malattie vascolari, obesità e disturbi mentali, probabilmente perché consente comportamenti più razionali. D’altro canto, serve un ambiente sano per conseguire buoni livelli di intelligenza: l’assenza o il controllo delle malattie infettive, della malnutrizione e delle violenze garantiscono il mantenimento o il miglioramento degli standard cognitivi geneticamente ereditati. L’intelligenza guida verso il conseguimento di uno status socioeconomico che protegge la salute, in un circolo virtuoso che si riverbera sull’intera società, contribuendo a renderla più sana, civile ed equa.


La nuova edizione del Festival sarà inaugurata dal Presidente Fabio Roversi-Monaco, giovedì 9 maggio, alle 18, presso il Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo: un intervento che sarà seguito da quello dello staminologo Michele De Luca, che farà un excursus sulle frontiere applicative delle cellule staminali.

Tra i premi Nobel presenti quest'anno: John Gurdon, Premio Nobel per la Medicina 2012, il primo ad intuire e dimostrare già negli anni Sessanta che la clonazione era una prospettiva realistica, ragionerà sul delicato equilibrio tra conquiste scientifiche ad essa legate e questioni etiche; Aaron Ciechanover, biologo e genetista, premiato con il Nobel per la Chimica nel 2004, affronterà le questioni bioetiche legate alla medicina di precisione, che tramite la profilazione molecolare e biochimica individuale invade il campo della privacy.
Il professor Tomas Lindahl, Nobel 2015 per la Chimica per i suoi studi sui meccanismi di riparazione del DNA, arriverà a Bologna il 15 giugno per la consueta lezione conclusiva del Festival.

Un programma ricco, quindi, di incontri, dibattiti, riflessioni sulla mente, l'intelligenza e la salute ma anche Intelligenza Artificiale, Big Data, Internet of Things per il futuro della medicina, grazie anche all'importante contributo dei docenti dell'Alma Mater.


Appuntamenti anche la Musica, tra cui il concerto con la Young Musicians European Orchestra diretta dal Maestro Paolo Olmi, con la partecipazione del Coro delle Voci Bianche del teatro Comunale di Bologna diretto dalla Maestra Alhambra Superchi. Una serata organizzata in collaborazione con la Fondazione Luisa Fanti Melloni, sabato 11 maggio, alle 21, presso la Chiesa di San Giovanni in Monte (Piazza San Giovanni in Monte, 3 – Bologna).

Durante le giornate del Festival sarà possibile visitare gratuitamente le Collezioni di Cere Anatomiche e Ostetricia di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33; orari: giovedì 9 e venerdì 10 dalle 10 alle 16; sabato 11 e domenica 12 dalle 10 alle 18), la Collezione di Cere Anatomiche "Luigi Cattaneo" (Via Irnerio, 48; orari: giovedì 9 e venerdì 10 dalle 9 alle 13; sabato 11 e domencia 12 dalle 10 alle 18) e  le Collezioni scheletriche umane di Antropologia (Via Selmi, 3; orari: giovedì 9 e venerdì 10 alle 11, su prenotazione). Maggiori informazioni sul sito del Sistema Museale di Ateneo.