Gli Organi di Ateneo hanno approvato l'attivazione, dall’a.a. 2020/21, dei Corsi di Medicina e Chirurgia a Forlì e a Ravenna, per un totale di 150 (75+75) posti che si aggiungono ai 374 per la sede di Bologna e ai 90 di Medicina in inglese (Medicine and Surgery), ampliando così l'offerta e le opportunità per i futuri medici.
A trent'anni dal suo arrivo in Romagna, l’Ateneo porta a termine un tassello importante di un progetto di terza missione che avrà un forte impatto non solo sugli studenti ma anche sulle strutture ospedaliere e l'intero territorio.
I due corsi di Medicina si appoggeranno all'AUSL Romagna e saranno sostenuti da numerosi enti locali e finanziatori privati, tra cui la Fondazione Flaminia, il Comune di Ravenna, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la Fondazione del Monte, il Gruppo Villa Maria, l'Istituto Oncologico Romagnolo, per il territorio ravennate.
Per il territorio forlivese contribuiranno la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, il Comune di Forlì attraverso Ser.in.ar, Italo Carfagnini (Macifin), l'Istituto Oncologico Romagnolo, il Gruppo Villa Maria, Maria Grazia e Giuseppe Silvestrini.
Uno sforzo corale che permetterà di sostenere la qualità dei nuovi corsi e il reclutamento di docenti e personale tecnico amministrativo, oltre alla realizzazione degli spazi e delle attrezzature necessari.
"Si tratta di un solido progetto di integrazione che abbraccia didattica, ricerca e assistenza e coinvolge la Regione, gli Enti del territorio e tutte le città su cui insiste il Multicampus dell’Università di Bologna: Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, ognuna con strutture e funzioni sanitarie che rappresentano le specifiche vocazioni dei territori romagnoli. - commenta il Prorettore alla Didattica Enrico Sangiorgi - Si conclude un percorso ambiziose e complesso alla cui riuscita sono particolarmente orgoglioso di aver contribuito, come Prorettore alla Didattica del Rettore Francesco Ubertini.”