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Sviluppo sostenibile: l'Università di Bologna prima in Europa e sesta al mondo nel THE Impact Rankings

L'Alma Mater scala tre posizioni e si conferma nella top 10 mondiale della classifica di Times Higher Education che monitora l’impatto degli atenei sul tessuto sociale utilizzando i parametri indicati nell’Agenda 2030 dell’ONU


L'Università di Bologna raggiunge la sesta posizione a livello mondiale (e il primo posto in Europanell'edizione 2020 del THE Impact Rankings, la classifica elaborata da Times Higher Education che valuta l’impatto degli atenei sul tessuto sociale e il loro impegno per lo sviluppo sostenibile.

Il ranking include quest'anno 766 atenei di tutto il mondo (lo scorso anno erano 467): per ognuno vengono considerate le azioni intraprese e le risorse investite nel dare risposta agli Obiettivi di sviluppo sostenibile proposti nell’Agenda 2030 adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.


Lo scorso anno l'Università di Bologna aveva conquistato il nono posto della classifica a livello mondiale: nella nuova edizione l'Ateneo scala quindi tre posizioni confermandosi saldamente nella top 10 del ranking, a fronte di un numero molto maggiore di atenei partecipanti. Inoltre, l'Alma Mater risulta al primo posto tra le università europee e conferma il primato già raggiunto lo scorso anno tra le italiane in classifica.

Guardando al dettaglio degli indicatori presi in considerazione, l’Alma Mater ottiene ottimi risultati su tutti i fronti, con alcuni piazzamenti particolarmente rilevanti. L’Università di Bologna è terza al mondo nell'ambito dell'Obiettivo 16 “Pace, giustizia e istituzioni forti”, che misura la capacità di promuovere società pacifiche e più inclusive attraverso l'accesso alla giustizia per tutti e organismi efficienti, responsabili ed inclusivi. Quarta posizione, invece, per l'obiettivo 1 “Povertà zero”, che valuta iniziative e soluzioni pensate per eliminare la povertà estrema e garantire misure di protezione sociale per tutti.

Quarto posto al mondo anche per l’Obiettivo 5 “Uguaglianza di genere”, che valuta l’attenzione alle politiche pensate per superare le disuguaglianze di genere, e per l’Obiettivo 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica”, dedicato a misurare, assieme alla qualità della ricerca in campo economico, la capacità degli atenei di offrire ai propri studenti e laureati occasioni di contatto con il mondo del lavoro.

Questi importanti risultati arrivano grazie ad un forte impegno intrapreso negli ultimi anni dall’Università di Bologna per la promozione di uno sviluppo sostenibile. L’Alma Mater ha infatti adattato il proprio piano strategico collegandolo direttamente ai diciassette obiettivi indicati nell’Agenda 2030 dell’ONU, in modo che tutte le proprie attività trovino una corrispondenza con azioni collegate alla sostenibilità. Inoltre, l’Ateneo monitora gli impatti diretti e indiretti della propria attività istituzionale con una serie di report annuali e attraverso iniziative, illustrate sul sito AlmaGoals, che puntano a coinvolgere e sensibilizzare l’intera comunità universitaria e non solo.