E' scomparso, oggi, il prof. Giorgio Negri di Montenegro, emerito dell'Alma Mater e docente di Macchine presso la Scuola di Ingegneria.
Dopo essersi laureato in Ingegneria Meccanica, nel 1954 con una tesi svolta nell’allora Istituto di Macchine dell'Università di Bologna, vi si trattenne dapprima come Assistente Straordinario (dal 1955), per poi diventare Assistente Ordinario nel 1963.
Vincitore di un concorso a Professore Ordinario, nel 1975 coprì la Cattedra di Macchine dell’Università di Ancona e poi, chiamato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna come docente di Macchine (nel 1978), da allora ha dedicato il suo impegno didattico, per quasi mezzo secolo, presso la Scuola di Ingegneria, tenendo molti insegnamenti nel campo delle Macchine a Fluido e dei Sistemi Energetici, discipline alle quali ha dedicato anche il suo impegno scientifico, conseguendovi i successi più brillanti.
Dopo i primi studi scientifici sviluppati nell’ambito dell’allora Istituto di Macchine, sotto la guida del Prof. Gino Morandi, divenne presto protagonista delle sue ricerche, realizzando nell’Università di Ancona un importante impianto sperimentale sui compressori frigoriferi di nuova generazione e dando vita ad una filiera di ricerche che destarono l’interesse della comunità internazionale.
Ma è stato presso l'Alma Mater che il prof. Negri di Montenegro ha dato l’avvio agli studi sui sistemi innovativi per le conversioni di energie (con particolare riferimento ai cicli turbogas e combinati), che gli hanno fruttato i più importanti riconoscimenti scientifici: ha infatti vinto per ben tre volte il “Best Paper Award” (nel 1993, 1999 e nel 2000) che l’ASME - American Society of Mechanical Engineering - riserva alla miglior pubblicazione presentate al congresso TurboExpo. Ancora più prestigioso è stato il “John P. Davis Award”, consegnatoli nel 1995, premio che l’ASME riserva al miglior lavoro dell’anno, selezionato in un ampio campo di tematiche di ricerca legate alla cogenerazione ed alle turbine a gas.
Nel 2002 ha poi ricevuto, sempre dalle ASME, il “Recognition of outstanding contributions to the IGTI: Industrial & Cogeneration Committee” per essersi distinto nella ricerca scientifica ritenuta di primaria importanza, con una produzione di oltre 70 pubblicazioni presentate nelle più prestigiose sedi internazionali e pubblicate sulle più qualificate riviste.
Ha fondato il gruppo di ricerca sui Sistemi e le Macchine per l’Energia e l’Ambiente (SMEA) dell’attuale Dipartimento di Ingegneria Industriale, che oggi conta più di dieci tra ricercatori e docenti, portandolo a importanti traguardi nella ricerca e nel trasferimento tecnologico.
È stato presidente del Comitato di Studio “Ingegneria dei Sistemi Energetici” dell’ATI – Associazione Termotecnica Italiana, presidente della Giunta dei professori di Macchine italiani, membro dell’Industrial & Cogeneration Committee delle ASME, e coordinatore di numerose ricerche in ambito nazionale, sia MIUR che CNR. È stato Accademico Corrispondente dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna ed Emerito dell’Università di Bologna.
I colleghi del Dipartimento: "Il Prof. Giorgio Negri di Montenegro è stato uno fra i più autorevoli ed onorati professori di Macchine del nostro Paese, Maestro di numerosi allievi che ha guidato sia scientificamente che umanamente. La parola giusta e gentile, così come il sorriso, l’ottimismo e la misura, sono i segni che lo hanno sempre contraddistinto, anche nei momenti più difficili e di tensione, e che lo hanno fatto apprezzare, oltre che per le capacità accademiche e scientifiche, anche al di fuori del nostro Ateneo".