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Dottorandi del DIN premiati alle Olimpiadi Internazionali di Qform extrusion

Marco Negozio e Riccardo Pelaccia del Dipartimento di Ingegneria industriale Unibo si sono classificati al primo e secondo posto della competizione organizzata dall'azienda produttrice di un software che consente la simulazione numerica di vari processi di deformazione plastica, come la forgiatura, l'estrusione o la laminazione

Marco Negozio e Riccardo Pelaccia, laureati magistrali e dottorandi presso il Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Alma Mater, si sono piazzati al primo e secondo posto delle Olimpiadi Internazionali di Qform extrusion. Si tratta di una competizione alla quale, nel 2020, hanno partecipato in totale 34 università da 13 diversi paesi, si svolge ogni anno dal 2016 ed è organizzata da QFORM, azienda produttrice di un software che consente la simulazione numerica di vari processi di deformazione plastica, come la forgiatura, l'estrusione o la laminazione. In ambito industriale questo ed altri software di simulazione, vengono comunemente utilizzati per il controllo e l’ottimizzazione dei processi durante la fase di progettazione, così risulta possibile ridurre le prove e il prototyping prima della fase di produzione.

I partecipanti alla competizione hanno dovuto scegliere se concorrere per la sezione forgiatura o la sezione estrusione. Durante la prova della durata di 6 ore, è necessario risolvere un problema di tipo industriale che prevede: la progettazione ed il disegno degli utensili necessari, la scelta dei parametri di processo per ottenere le specifiche richieste, la simulazione del processo, l'ottimizzazione dei parametri e la discussione critica dei risultati ottenuti.

L'attività di ricerca svolta da Negozio e Pelaccia verte sull'ottimizzazione del processo di estrusione, in particolare sulla previsione dei difetti dell’estruso, sull'ottimizzazione del design delle matrici di estrusione, sulla previsione della vita utile delle matrici, sulla possibilità di realizzare matrici con inserti in Additive Manufacturing per ottimizzare il raffreddamento con azoto liquido, sulla qualità dei profili prodotti sia in termini di caratterizzazione meccanica che metallurgica e sulla previsione della microstruttura.

Le attività sono svolte sotto la supervisione di Barbara Reggiani (ricercatrice UniMore), Lorenzo Donati (Unibo) e Luca Tomesani (Unibo).