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Rigenerazione delle aree portuali: al via i lavori del progetto TEMPUS

Ravenna e le due città croate di Solin e Rijeka saranno i centri coinvolti nella sperimentazione di una metodologia innovativa per fare rivivere alcuni spazi in stato di abbandono attraverso azioni di usi temporanei


A Ravenna sono partiti i lavori per mettere a punto la metodologia sperimentale con cui arrivare alla rigenerazione delle aree portuali, attraverso azioni di usi temporanei di alcuni spazi in stato di abbandono. L'attività si svolge nell’ambito del progetto TEMPUS - Temporary USes as start-up actions to enhance port (in)tangible heritage, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Interreg Italia-Croazia, a cui partecipa anche l'Università di Bologna con l'Unità di Ravenna del Dipartimento di Storia Culture Civiltà: responsabili scientifici sono i professori Giuseppe Lepore e Federica Boschi.

Coordinato dall'Istituto per le tecnologie della costruzione del CNR, il progetto TEMPUS sperimenterà una metodologia innovativa per la rigenerazione delle aree portuali dismesse. Un'azione che sarà guidata da strategie urbane ed imprenditoriali condivise con le comunità locali di riferimento, pensate per valorizzare il patrimonio culturale e naturale. A partire da queste basi, TEMPUS realizzerà riusi temporanei in tre città pilota di Italia e Croazia – Ravenna, Solin e Rijeka – con l’obiettivo di innescare nuove strategie di rigenerazione a più lungo termine.

Nel caso specifico di Ravenna, il progetto pilota sarà realizzato in Darsena, nell’area dell’ex Consorzio Agrario, dove sarà realizzata una struttura con container e una sistemazione vegetale degli spazi esterni. Il gruppo tecnico di Ravenna è costituito, oltre che dai partner italiani del progetto e dalla proprietà dell’area di intervento, da rappresentanti politici e tecnici del Comune di Ravenna, dall’ordine degli architetti, dall’associazione CLUST-ER BUILD, e dai progettisti incaricati (Officina Meme e Nova Engineering).

Oltre che a Ravenna, i tavoli tecnici (LSG – Local Shipyard Groups) sono già partiti anche a Solin e Rijeka. I progetti pilota nelle tre città coinvolte saranno monitorati anche dal punto di vista tecnico, in modo da poter apprendere nuove competenze dall’esperienza in corso e capire come integrare l’approccio degli usi temporanei in una strategia più ampia di rigenerazione urbana.

Al progetto partecipano nove partner, quattro italiani e cinque croati: Istituto per le tecnologie della costruzione del CNR (Lead Partner), CNA Territoriale di Ravenna, Università di Bologna, CERTIMAC - Certificazione materiali per costruzioni, Porin - Agenzia per lo sviluppo di Rijeka, RERASD, Città di Solin, Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di Rijeka, Città di Rijeka. Il partenariato, inoltre, si avvale della collaborazione della Fondazione Flaminia per le attività di supporto al processo di Community Building e per la disseminazione dei risultati nel contesto ravennate.