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Arrivano da Ravenna i super manager della gestione delle coste

Primo traguardo per WaCoMa, l’unico master internazionale in Europa per la salvaguardia degli ambienti marini costieri e lagunari, promosso nella città romagnola dal dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna. A due anni dalla nascita, nell’ambito del programma Erasmus Mundus, si laureano i primi 21 studenti, provenienti da tutto il mondo

Promosso a Ravenna dal Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali (BIGEA) dell’Università di Bologna, è l’unico master internazionale Erasmus Mundus in Europa per la formazione di specialisti nella gestione degli ambienti marini, costieri e delle aree lagunari, punto di riferimento nel mondo per tutti gli studenti che vogliono acquisire le competenze necessarie a prevenire o mitigare i rischi di alterazioni correlate ai cambiamenti climatici.

Ora WaCoMa – Water and Coastal Management – a due anni dalla nascita - taglia un importante traguardo, con il conseguimento della laurea, il prossimo 20 luglio, dei primi 21 studenti, provenienti da 16 Paesi diversi, tra Africa, Oceania, Stati Uniti, Asia, Europa, Sudamerica. La rigida selezione all’ingresso premia oltre al massimo dei voti ottenuti nelle varie università internazionali, l’ottima conoscenza della lingua inglese, forti motivazioni e la piena disponibilità alla mobilità e a trascorrere i due anni oltre che presso l’Università di Bologna anche presso le Università dell’Algarve e di Cadice, atenei partner dell’Alma Mater. Condizioni che spesso scoraggiano i giovani italiani, nonostante una laurea Erasmus Mundus apra diversi sbocchi professionali in enti pubblici e privati e in centri di ricerca internazionali o permetta una promettente carriera libero-professionale.

Accolti due anni fa (la foto pubblicata risale all'evento di benvenuto da parte del Rettore Francesco Ubertini, il 6 settembre 2018), oggi i 21 studenti di WaCoMa hanno la possibilità di valutare diverse offerte di studio/lavoro in Europa, come per esempio Gunaalan Kuddithamby dello Sri Lanka che, rimasto in Unibo per la tesi, ha appena vinto un dottorato in Danimarca per svolgere studi sull'inquinamento delle acque dovute alle plastiche, con la speranza di tornare, poi, nel suo Paese con le conoscenze giuste per trovare soluzioni.

Poi c’è chi, come il brasiliano Luis Germano Biolchi, oceanografo laureato all’Università Federale di Rio Grande, sogna la carriera accademica, ma intanto è arrivato primo in una selezione di dottorato, ma preferisce collaborare con Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna, l’ente presso il quale ha svolto la tesi di laurea su un innovativo sistema di allertamento costiero applicato alle coste dell’Emilia Romagna per la previsione dei fenomeni di mareggiata. “Dopo che il mio governo ha cominciato a tagliare i fondi per la scienza, dice Luis, dovevo cercare opportunità all’estero per specializzarmi e poi tornare in Brasile con nuove idee ed energie per affrontare i problemi scientifici, economici e sociali del mio Paese. WaCoMa era la migliore occasione che mi poteva capitare”.

Attualmente sono state accolte due coorti di studenti e la terza è in arrivo a settembre 2020. Gli iscritti sono in totale 63, costituiti da 33 ragazze e 30 ragazzi, provenienti da 33 Paesi, che usufruiscono di borse di studio della Commissione Europea. I primi sei mesi di studio si svolgono infatti in Italia, a Ravenna. Seguono due settimane all’Università dell’Algarve e 5 mesi e mezzo all’Università di Cadice, mentre il secondo anno gli studenti possono scegliere in autonomia il Paese dove completare gli studi con la Tesi di laurea.


Ogni anno al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Alma Mater arrivano da tutto il mondo ben oltre duecento domande. “Tutti i candidati hanno un livello di preparazione notevole – dice Elena Fabbri -. Noi cerchiamo di selezionare i migliori prestando anche molta attenzione alla lettera motivazionale che allegano al curriculum. Al termine del percorso di formazione, che è multidisciplinare, sono manager capaci di prendere decisioni importanti, come valutare se sulla costa è possibile realizzare un parco naturale o costruire alberghi, pianificare le opere di difesa costiera, contrastare l’inquinamento. Molti problemi ambientali derivano infatti da una cattiva gestione del territorio”.