Mercoledì 7 ottobre, alle 18, nell’Aula Magna di Santa Lucia (Via Castiglione, 36 - Bologna), il fisico Carlo Rovelli, laureato Unibo, presenterà il suo nuovo libro Helgoland nel corso di un evento che vedrà la partecipazione del Rettore Francesco Ubertini, Matteo Codignola di Adelphi e Luciano Fontana, direttore del “Corriere della Sera”.
Carlo Rovelli è il responsabile dell’Equipe de gravité quantique del Centre de physique théorique dell’Università di Aix-Marseille e, dal punto di vista teorico, si occupa della “gravità quantistica a loop”, ma è molto conosciuto per i suoi studi di filosofia della scienza e per i suoi libri in cui la divulgazione si unisce alla capacità di mantenere vivi i problemi della fisica per proporli a un pubblico vasto di non esperti.
"Se pensiamo al mondo come un insieme di cose, oggetti, entità -afferma Rovelli in Helgoland -, dobbiamo partire dalla considerazione che questi oggetti non stanno ciascuno in sdegnosa solitudine”.
Quella che chiamiamo realtà non è altro che una grande rete di interrelazioni. Sulla base di queste idee, Rovelli sostiene che non esistono certezze assolute ma che la scienza deve portarci ad accettare i dubbi e le incertezze che ci consentono di correggere errori e di evitare pregiudizi. Helgoland prende il titolo dal nome dell’isola rocciosa del Mare del Nord dove, a 23 anni, uno dei più grandi fisici moderni, Werner Heisenberg, si rifugiò per sfuggire agli attacchi di allergia e elabora una delle teorie destinate a cambiare per sempre il mondo della fisica teorica.
Foto dalla pagina Facebook di Carlo Rovelli