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Il progetto di ricerca-azione OBRAS premiato in Europa con il Social Innovation Prize

Coordinato dal Dipartimento di Architettura dell’Alma Mater, l’iniziativa è pensata per riconnettere aree urbane dismesse alla vita dei quartieri in cui si trovano: le prime due esperienze sono state avviate a Bologna e a Bogotá


Il lavoro del progetto OBRAS nell'area dell'ex Scalo Ravone, a Bologna


Il progetto internazionale di ricerca-azione OBRAS, coordinato dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, è stato premiato con il Social Innovation Prize nell'ambito dello European Citizen Engagement and Deliberative Democracy Festival, promosso dalla Commissione Europea.

Obiettivo di OBRAS è mettere a punto metodologie e proposte per la riattivazione degli spazi interstiziali delle città. Il progetto si è concentrato in particolare nell'area dell'ex Scalo Ravone a Bologna e nell'area della Estación de la Sabana a Bogotá, in Colombia. Per entrambe le città è stata coinvolta una rete di soggetti attivi, in modo tale da favorire la collaborazione fra impresa e mondo produttivo, ricerca, studenti di diversi corsi di laurea, cittadinanza attiva e amministrazioni locali.

"Con questo progetto abbiamo voluto riflettere sul tema della democrazia deliberativa e su come l'impegno dei cittadini possa contribuire a sviluppare politiche inclusive", dice Danila Longo, professoressa al Dipartimento di Architettura che coordina il gruppo di ricerca. "Il tema è come sia possibile sviluppare pratiche di impegno dei cittadini e di democrazia deliberativa nella definizione dello spazio pubblico, assecondando la vocazione dei luoghi e puntando sulle capacità individuali per costruire comunità attive".

La proposta di riattivazione dell'area della Estación de La Sabana, a Bogotá, in Colombia


I progetti sviluppati a Bologna e a Bogotà si concentrano su spazi aperti, allo scopo di riconnettere aree dismesse al resto del quartiere, per incrementare la resilienza del sistema urbano e senza dimenticare la sfida dell'adattamento ai cambiamenti climatici. Attraverso una serie di workshop di co-progettazione, la ricerca si è inserita all'interno di un processo di rigenerazione e riattivazione già in corso, cercando di fare sistema con i diversi soggetti coinvolti: imprese, associazioni, amministrazioni pubbliche.

Per l'area dell'ex Scalo Ravone, a Bologna, sono stati pensati interventi sul potenziamento dell’accessibilità, tramite l’apertura di nuovi ingressi, sulla ridefinizione di un sistema di corridoio ecologico fatto di spazi verdi a grande e piccola scala, e sulla riattivazione e la riconversione degli spazi aperti e interstiziali in luoghi di comunità, intrattenimento e scambio mutuale per i cittadini.

A Bogotá, l’area di studio era quella della Estación de La Sabana, luogo degradato e abbandonato nel cuore della città. Anche in questo caso, oggetto di co-progettazione sono state le aree aperte e i sistemi di riconnessione con l’ambito urbano, secondo i principi e le strategie già attuate a Bologna.

Il progetto OBRAS (Opportunities for Boosting urban capabilities. The Role of temporary Architectures and in-between Spaces for cities in transition) è coordinato dalla CPCL Agency del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, nell’ambito del progetto MIUR Dipartimenti eccellenti. Collaborano all'iniziativa la Facultad de Artes dell’Universidad Nacional de Colombia (con cui l'Alma Mater lavora da anni in modo strutturato), la Fondazione per l'Innovazione Urbana di Bologna, il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna, la società ArtFiles, con il supporto di AlmaLabor, della Biblioteca Universitaria di Bologna, di ERGO; il Quartiere Porto Saragozza di Bologna ha concesso il suo patrocinio.