Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Incontri e iniziative CHILD ABUSE: filmostra per sensibilizzare sul tema dell’abuso sui minori

CHILD ABUSE: filmostra per sensibilizzare sul tema dell’abuso sui minori

Riaccendere i riflettori sul problema dei minori vittime d’abuso: l'obiettivo del progetto europeo ProChild, coordinato in Italia da Università di Bologna

“CHILD ABUSE” è il filmostrad’arte contemporanea, ideato e curato da Eleonora Frattarolo e realizzato dall’Università di Bologna con la collaborazione di IRCCS Policlinico di S. Orsola, tramite Genus Bononiae. Musei nella Città, per riaccendere i riflettori sul problema dei minori vittime d’abuso.

Sono oltre 100mila i bambini nel nostro Paese vittime di violenza, un terzo delle quali si consuma in ambito domestico: numeri drammatici, che il contesto pandemico, con la forzata permanenza in ambito domestico, pare aver esacerbato. Un problema che l’OMS ha definito “di salute pubblica”, con un preoccupante aumento delle violenze sui più piccoli, che si associa ai rischi psicologici dell’isolamento e all’incremento delle nuove povertà.


L’idea iniziale di una mostra che avrebbe dovuto essere allestita a Bologna ha dato vita, con il perdurare dell’emergenza sanitaria, a un ulteriore sviluppo del progetto, con il filmostra d’arte contemporanea che coinvolge quindici artisti – Maurizio Cattelan, Elisabetta di Sopra, Giosetta Fioroni, Luciano Leonotti, Eleonora Mazza, Paolo Migliazza, Gianni Moretti, Rufoism, James Rielly, Edoardo Sessa, Vanni Spazzoli, Sandra Tomboloni, Massimiliano Usai, Nicola Vinci, Silvia Zagni – e include nella narrazione anche i galleristi prestatori di opere, i legali e i medici afferenti al reparto di Pediatria d’Urgenza e al Pronto soccorso Pediatrico del Policlinico S. Orsola.


Tessere di un insieme le cui voci, in questo cammino visivo, scandiscono saperi e competenze molteplici, ma omogenee a un comune obiettivo etico: l’attenzione verso un’infanzia e un’adolescenza turbata, violata, abusata, e la protezione e il supporto ai minori abusati attraverso interventi multidisciplinari, che coinvolgono anche il linguaggio artistico, in grado di far emergere il nucleo e l’essenza della riflessione.

CHILD ABUSE mostra sculture, video d’artista, dipinti, fotografie, installazioni, prospettando così una linea di ricerca creativa che assolve anche a un’importante comunicazione sociale e si avvale di differenti linguaggi, o esplicitamente politici, o relativi a sottili dinamiche psichiche, o ancora rappresentativi di una feroce quotidiana banalità del male. Opere dove il tempo “perduto” dell’abuso non è affatto rimovibile, né da celare, perché svelandolo s’innerva nella coscienza dell’io dell’Autore e del riguardante, e quindi, attraverso la crescita individuale produce, per vie intricate e inaspettate, la storia. Anche la grande storia.

PROCHILD (PROtection and support of abused CHILDren through multidisciplinary intervention) è un Progetto biennale coordinato dall’Università di Bologna contro la violenza sui Minori per età, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza (REC) 2014-2020. Il Progetto, coordinato dal Professor Marcello Lanari, Professore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e Direttore Pediatria d’Urgenza e Pronto Soccorso Pediatrico IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, vede capofila l’Italia e coinvolge Organizzazioni governative ed universitarie di sei Paesi europei (Finlandia, Francia, Regno Unito, Grecia, Germania e Italia) con una profonda e diversificata esperienza. PROCHILD mira ad affrontare il fenomeno della frammentazione dei servizi di protezione e supporto ai minori vittime di violenza e creare una rete multidisciplinare tra stakeholder, replicabile in tutta la regione europea, nell’ambito dei servizi per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il progetto affronta il fenomeno della sottonotifica o mancanza di segnalazione e denunce dei casi di violenza, e definisce un approccio comune basato sulla complementarietà delle competenze per il supremo interesse del Minore.

Il Progetto è di rilevante importanza in quanto permette ai detentori della responsabilità genitoriale ed educativa e alle vittime di ricevere un’informazione adeguata, supporto, protezione, e un migliore accesso ai procedimenti giudiziari.