Si è spento il prof. Dino Zanobetti, docente emerito di Impianti elettrici dell'Università di Bologna.
Nato ad Alessandria d’Egitto (1/10/1919), si è laureato in Ingegneria elettrotecnica all’Università di Bologna, nel 1941, e abilitato alla professione d’ingegnere nel 1942. Borsista alla Scuola superiore d’ingegneria aeronautica del Politecnico di Torino 1941-42, ha conseguito la laurea in Ingegneria aeronautica divenendo, poi, ufficiale del Genio aeronautico ruolo ingegneri, assegnato al Fabbriguerra come capo dell’Ufficio tecnico della società Ducati di Bologna 1942-43, e poi ufficiale di brigata nel Corpo Volontari della libertà, 8ª Brigata Giustizia e Libertà “Massenzio Masia”. Nominato nel 1945 dal Comitato di Liberazione Nazionale commissario governativo della predetta società Ducati, dopo breve periodo esautorato dal Governatore della città, è stato un ingegnere straordinario nell'Ufficio riparazioni danni di guerra del Corpo del Genio civile dello Stato 1945-48.
Dal 1948 al 1954, il prof. Zanobetti ha svolto attività professionale come consulente industriale e ha progettato per imprese varie italiane ed egiziane sottostazioni e centrali termoelettriche (centrale termoelettrica di Talha nel Delta del Nilo, ampliamento di quella del Cairo Nord, due centrali diesel-elettriche nell’Egitto centrale).
Per quanto riguarda la carriera universitaria, ha insegnato per lunghi anni nella Facoltà d’ingegneria dell’Università di Bologna e, a partire dal 1978 sino all’uscita dal ruolo, è stato anche direttore dell'Istituto d'Elettrotecnica industriale. E’ stato responsabile dell’attività di varie ricerche tecnologiche anche nel quadro dei progetti finalizzati Energetica del C.N.R., ha insegnato fuori ruolo dal 1989 al 1995 e ha ricevuto il diploma di professore emerito nel 1997.
Tra gli incarichi internazionali, il prof. Zanobetti ha svolto per il governo egiziano, nel 1951, uno studio di rifacimento dell’isolamento della rete elettrica della parte settentrionale del delta del Nilo soggetto a inquinamento salino, e ripreso nel 1957 il progetto dell’utilizzazione della depressione di El Qattara, mentre per la Banca mondiale ha studiato, nel 1958, l’ammodernamento della rete elettrica di distribuzione della Tripolitania in vista della sua nazionalizzazione. Nel 1959 è stato nominato Chief technologist del Fondo speciale delle Nazioni Unite e poi Assistant director del Dipartimento di Scienze della United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO) e, dal 1960 al '66, è stato direttore della Divisione ingegneria dell’UNESCO. Ha diretto la costruzione del modello matematico del Bacino inferiore del fiume Mekong, modello matematico tutt’ora in uso per alcuni bacini fluviali deltaici e svolto numerose missioni internazionali nell’Asia meridionale, nell’Africa occidentale e nell’America meridionale. Dal 1961 al '67, è stato consigliere scientifico della Direzione studi e ricerche dell'Electricité de France, successivamente presso la stessa ha partecipato a corsi di addestramento sulle centrali nucleari all’Università di Grenoble e nel laboratorio di Cadarache. Dal 1967 al 1998 è stato consulente per l’energia del Congresso della Repubblica di San Marino e, dal 1982 all’89, consulente della Direzione per l'energia della Commissione delle Comunità europee per la simulazione delle centrali termo-elettriche e nucleo-termo-elettriche. Successivamente sino al 1999, è stato membro del gruppo d'esperti sui simulatori delle centrali nucleari dell'Agenzia internazionale delle Nazioni Unite per l'energia atomica (IAEA).
E' stato socio vitalizio dell’Associazione elettrotecnica italiana, Fellow vitalizio dell’Institution of electrical engineers e socio emerito dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna.
Le esequie si svolgeranno lunedì 3 maggio alle 10.30 in Archiginnasio. L’accesso al cortile sarà contingentato e con mascherina.