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Il rispetto delle norme anti COVID-19, tra impulsività e delay discounting

Da uno studio internazionale emerge che, in modo inatteso, le persone che hanno una propensione a preferire una ricompensa più piccola nell’immediato rispetto ad attenderne una maggiore in seguito hanno rispettato maggiormente le regole di distanziamento sociale e le norme di igiene per il contenimento della pandemia


Le misure imposte dai governi per contenere la diffusione della pandemia di COVID-19 hanno portato a modificare comportamenti radicati nella quotidianità e nelle comuni abitudini sociali: incontrare amici e parenti, scambiare abbracci e strette di mano. Cambiamenti profondi e improvvisi che in particolare per le persone più impulsive, meno propense a considerare le conseguenze delle loro azioni, sono particolarmente difficili da applicare.

Un nuovo studio internazionale – pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences – mostra ora però che questo non vale per un particolare aspetto associato all’impulsività noto come delay discounting: la tendenza cioè a preferire una ricompensa minore subito rispetto ad una ricompensa maggiore in un periodo successivo. Nel contesto della pandemia, questo si riflette ad esempio nella scelta tra incontrare i propri amici, ottenendo così una gratificazione sociale immediata, e restare in casa, tutelando così la propria salute e contribuendo, nel medio e lungo periodo, al contenimento del contagio.

“La nostra analisi conferma che l’impulsività è associata in modo negativo al rispetto del distanziamento sociale e delle norme di igiene ed è quindi un importante predittore del rispetto delle misure di contenimento di un evento pandemico”, spiega Enrico Santarelli, professore al Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università di Bologna, tra gli autori dello studio. “Questo però sembra non valere per le persone che normalmente hanno una propensione a preferire una ricompensa più piccola nell’immediato rispetto ad attenderne una maggiore in seguito: i dati raccolti mostrano che, sorprendentemente, questi individui rispettano maggiormente le regole di contenimento, forse a causa del carattere inatteso e improvviso della pandemia da SARS-CoV-2 e dell’elevato stress che questa ha generato”.

Per analizzare questi aspetti che collegano l’impulsività al rispetto delle misure anti COVID-19, gli studiosi hanno realizzato un’indagine internazionale che, attraverso un questionario, ha coinvolto 6.795 giovani studenti universitari di Belgio, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia.

I risultati hanno mostrato che, in generale, anche tra i più giovani c’è un elevato livello di rispetto delle misure per il contenimento del contagio, in particolare del distanziamento sociale. Guardando però nello specifico alle persone con una personalità caratterizzata da impulsività, come gli studiosi si aspettavano, è emersa una minore adesione alle norme di distanziamento e di igiene. Un risultato inatteso è emerso al contrario guardando ai comportamenti delle persone caratterizzate da delay discounting, le quali hanno mostrato una maggiore adesione alle norme di contenimento stabilite dai diversi governi nazionali.

Sia l’impulsività che il delay discounting sono legati ad una minore capacità di considerare le conseguenze future delle scelte fatte e dei comportamenti adottati. Si tratta però di due tratti distinti della personalità. “Questo è il primo studio realizzato su un largo campione di giovani individui sul ruolo dell’impulsività e del delay discounting nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia di COVID-19”, dice in conclusione Santarelli. “I risultati divergenti che sono emersi confermano che questi due tratti della personalità non sono tra loro intercambiabili, ma si tratta di due concetti distinti di cui tener conto”.


Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences con il titolo “The role of impulsivity and delay discounting in student compliance with COVID-19 protective measures”. Per l’Università di Bologna ha partecipato Enrico Santarelli, professore al Dipartimento di Scienze Economiche.