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Lutto in Ateneo. E' scomparso il prof. Giuliano Scabia

Poeta, scrittore e sperimentatore totale di teatro, è stato tra i fondatori del Dams e avrebbe dovuto presentare in anteprima, nell’ambito di DAMS50, il suo ultimo libro ancora inedito

Si è spento a Firenze il prof. Giuliano Scabia, poeta, scrittore, narratore e sperimentatore totale di teatro, è stato uno dei fondatori del Dams di Bologna dove ha insegnato Drammaturgia.

 

Credit foto: Baracchi-Campanini

Nato a Padova nel 1935, aveva iniziato immergendosi nella poesia con Padrone & Servo (1964). Aveva collaborato con Luigi Nono con testi per La fabbrica illuminata. Dopo l’incontro con il regista Carlo Quartucci aveva scritto i suoi primi testi per il teatro, Zip-Lap-Lip-Vap-Mam-Crep-Scap-Plip-Trip-Scrap e la Grande Mam (1965), in parte creato sul palcoscenico con gli attori. Questa pièce era stata, insieme all’azione All’improvviso, il primo tassello del ciclo del Teatro vagante, comprendente testi pubblicati, canovacci per azioni a partecipazione (li chiamava “schemi vuoti” da riempire con chi prendeva parte alle azioni), squarci poetici per il teatro, testi non pubblicati, visioni, per un totale di 102 titoli.

A Torino, nel 1969-70, ha creato un laboratorio che girava per i quartieri inventando teatro dilatato nello spazio degli scontri, nella città reduce dall’“Autunno caldo”. È stato, con Vittorio Basaglia, Stefano Stradiotto e altri artisti, il papà di Marco Cavallo, creato nell’Ospedale Psichiatrico di Trieste in un laboratorio voluto con Franco Basaglia, un gigantesco cavallo azzurro simbolo della caduta dei muri dell’esclusione.

Ha iniziato a insegnare al Dams di Bologna nel 1972, creando ogni volta, con i suoi studenti, azioni originali che andavano alla ricerca dentro di sé e nell’ambiente circostante. Il frutto più noto è Il Gorilla Quadrumàno (1974-1975), portato sull’Appennino Reggiano e nei quartieri periferici delle grandi città, fino al Festival Internazionale del Teatro di Nancy. Ma il laboratorio all’Università, durato fino al 2004/2005 ha prodotto ogni anno invenzioni nuove, create con varie generazioni di studenti.

Alla Biennale Teatro diretta da Luca Ronconi nel 1975 ha lavorato nell’entroterra veneziano alla ricerca della “vera storia” di Mira e del petrolchimico, trasformando gli incontri in azioni teatrali e musicali. Poi ha scoperto una vena felicissima di narratore fantastico, che ha prodotto il ciclo di Lorenzo e Cecilia, Ciclo dell’eterno andare) e quello di Nane Oca, ma la poesia è stata sempre l’asse portante del suo operare. L’ultima sua opera pubblicata è Commedia olimpica, novembre 2020, con i testi di due spettacoli creati per il Teatro Olimpico di Vicenza.

<<Il 6 maggio Giuliano Scabia avrebbe dovuto presentare in anteprima, nell’ambito di DAMS50, il suo ultimo libro ancora inedito. - lo ricorda così il prof. Gerardo Guccini, responsabile scientifico del Centro La Soffitta - Ce l’aveva descritto con queste parole: “per CasaUsher/Nuove Catarsi uscirà verso marzo-aprile Giuliano Scabia, Scala e sentiero verso il Paradiso, a cura di Francesca Gasparini e Gianfranco Anzini, con contributi (belli) di Paola Quarenghi, Francesca Gasparini, Gianfranco Anzini, Massimo Marino. Il sotto titolo è: trent’anni di apprendistato attraversando l’università. Dentro ci siete quasi tutti, anche in foto”. Raccogliendo una sua espressione, gli avevamo proposto di intitolare l’incontro “Il Romanzo del DAMS”. Scabia però preferiva mantenere il titolo del libro perché, diceva, “avrebbe avuto senso chiudere DAMS50 con questa tensione verso il Paradiso”. Orgogliosi di averlo conosciuto, lo ricordiamo qui come Maestro e Poeta, come amico: una delle voci più autentiche e sincere della cultura italiana>>.


Le sue esequie si terranno sabato 22 maggio a Firenze, alle ore 16, nella Basilica della Santissima Annunziata.