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Lutto in Ateneo. È scomparso il prof. Stefano Zan

Docente e studioso di Teoria dell’organizzazione all'Alma Mater, tra gli incarichi istituzionali ricoperti in Unibo è stato direttore del Dipartimento di Politica, Istituzioni e Storia

E’ scomparso improvvisamente, venerdì 21 maggio, il prof. Stefano Zan, a lungo docente e studioso di Teoria dell’organizzazione presso l'Università di Bologna. Tra gli incarichi istituzionali ricoperti all’interno dell’Alma Mater, è stato direttore del Dipartimento di Politica, Istituzioni e Storia Unibo.

Stefano Zan ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo degli studi organizzativi in Italia. E’ stato fondatore e presidente di AROC (Associazione Ricerche sulle Organizzazioni Complesse). Ha approfondito molteplici tematiche inerenti l’analisi organizzativa, studiandole in riferimento a una grande varietà di imprese private e di amministrazioni pubbliche. Particolarmente rilevanti sono state le sue ricerche relative al mondo delle imprese cooperative, alle associazioni di rappresentanza e all’amministrazione degli uffici giudiziari. E’ autore di numerosi saggi e di monografie scientifiche: fra queste ultime, alcuni apprezzatissimi testi di Teoria dell’organizzazione, tra cui Logiche d’azione organizzativa, Il fenomeno organizzativo e Le organizzazioni complesse.

Ha saputo coniugare la sua attività di ricerca e di didattica in Ateneo con quella di consulente organizzativo. È stato co-fondatore, presidente e amministratore delegato di C.O. Gruppo srl, Consulenti in Organizzazione. Ed è stato a lungo consulente sia del Consiglio Superiore della Magistratura, sia del Ministero della Giustizia.

Durante la sua carriera, ha sempre mostrato grande passione per l’insegnamento. Ha saputo affascinare e stimolare intere generazioni di studenti, molti dei quali, anche grazie al suo incoraggiamento, sono divenuti affermati professionisti. E’ stato un docente carismatico ed anticonformista, molto amato dagli studenti, innovativo sia nei contenuti, sia nei metodi didattici. Già dalla fine degli anni Novanta, infatti, si è distinto per una serie di proposte didattiche particolarmente innovative. In particolare, l’organizzazione di esercitazioni e momenti di riflessione fuori dalle aule universitarie o in contesti non convenzionali e la creazione di opportunità per permettere agli studenti di misurarsi con esperienze di analisi organizzativa sul campo.

Stefano Zan lascia agli allievi, ai colleghi e ai tanti rappresentanti del mondo economico ed istituzionale che hanno avuto la fortuna di conoscerlo il ricordo di una persona schietta, di grande generosità, arguzia e onestà intellettuale. Gli va riconosciuto il grande merito di essere stato, in molti campi, un innovatore e un autentico institution builder: è stato infatti capace non solo di comprendere le organizzazioni ma pure di crearne di nuove nonché di promuovere processi di cambiamento organizzativo in quelle già esistenti. Con lui scompare un analista lucido ed esperto della realtà politico-istituzionale italiana.