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Inaugurato da Snam il primo TecHub per il miglioramento e la sicurezza del territorio

Durante l'evento, è stato firmato un accordo di collaborazione tra l'Ateneo e la più importante società di infrastrutture energetiche al mondo, per lavorare sui temi dell'innovazione e in particolare sulle tecnologie dell’idrogeno verde e l'Industrial IoT (Industrial Internet of Things), oltre a mettere in campo potenziali iniziative congiunte in ambito didattico, di orientamento al lavoro e trasferimento tecnologico, coinvolgendo anche startup

Si è svolto stamattina l'evento di inaugurazione del TecHub di Bologna, il primo distretto del futuro (TecHub) di Snam, interamente gestito con l’ausilio di tecnologie digitali funzionali all’ abbattimento delle emissioni, al miglioramento della sicurezza e resilienza delle infrastrutture e all’efficienza operativa sul territorio. Un piano complessivo di digitalizzazione delle attività di Snam che prevede 500 milioni di euro di investimenti al 2024.

Erano presenti, tra gli altri, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione della Regione Emilia-Romagna, Fabio Dattilo, capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Luciano Floridi, professore di Filosofia ed Etica dell’Informazione all’Università di Oxford e di Sociologia della comunicazione all’Università di Bologna, nonché tra i massimi esperti mondiali di intelligenza artificiale, Antonino Rotolo, prorettore alla Ricerca dell’Alma Mater e Marco Alverà, amministratore delegato di Snam.

Durante l'evento, Alverà e il prof. Rotolo hanno firmato un accordo di collaborazione tra Snam e l'Unibo finalizzato ad avviare attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Le aree di collaborazione riguarderanno in particolare le tecnologie dell’idrogeno verde e l'Industrial IoT (Industrial Internet of Things), oltre a potenziali iniziative congiunte in ambito didattico, nonché di orientamento al lavoro e trasferimento tecnologico, coinvolgendo anche startup.

Il TecHub impiegherà sistemi di monitoraggio in tempo reale degli asset, droni e satelliti a supporto del personale nelle attività di ispezione della rete – soprattutto nelle zone impervie – e soluzioni di data analytics avanzati per l’ingegneria di manutenzione e la manutenzione predittiva. È stata inoltre avviata una campagna per il monitoraggio delle emissioni fuggitive e la loro eliminazione, che fa leva su strumenti di nuova generazione in uso ai tecnici. L’obiettivo è proseguire negli sforzi di riduzione delle emissioni in vista del target di neutralità carbonica fissato da Snam per il 2040. Il digitale avrà un ruolo chiave anche in ottica di ottimizzazione dei consumi, previsione della domanda di energia e protezione fisica delle infrastrutture.

La trasformazione digitale è un capitolo importante del piano strategico di Snam. Nel giro di pochi anni, l’integrazione di Internet of Things e machine learning consentirà all'azienda di trasmettere, analizzare e storicizzare in tempo reale una quantità di dati giornaliera 100 volte superiore a quella attuale, dai circa 100 gigabyte di oggi a 10 terabyte, da cui trarre indicazioni utili per l’ottimizzazione della gestione degli asset.