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La professoressa Giovanna Citti chiamata a collaborare presso il Centro linceo «Beniamino Segre»

Docente al Dipartimento di Matematica dell'Alma Mater, è stata una delle tre persone selezionate quest'anno come "professore distaccato". Il progetto di ricerca che svilupperà si muove alla frontiera tra matematica e neuroscienze

Giovanna Citti, professoressa al Dipartimento di Matematica dell'Università di Bologna è stata chiamata a collaborare come "professore distaccato" con il Centro linceo Interdisciplinare «Beniamino Segre» dell'Accademia dei Lincei per il triennio accademico 2021-2024.

L'Accademia Nazionale dei Lincei è una delle istituzioni scientifiche più antiche d'Europa, e gode di un indiscusso prestigio per l’eccellenza del profilo scientifico dei suoi soci. Il Centro linceo Interdisciplinare «Beniamino Segre» fu istituito, all’interno dell’Accademia, nel 1971 e costituisce punto di riferimento e promozione per chi faccia ricerche che favoriscano l'interazione fra più discipline. A tal fine si avvale della collaborazione di docenti universitari italiani che vengono distaccati presso il Centro per un triennio. Nel periodo di distacco il docente si dedica allo sviluppo di un progetto di ricerca, in un ambiente di eccellenza, aperto a collaborazioni internazionali. Questo può aprire nuove prospettive per l’Ateneo di cui il docente fa parte.

Giovanna Citti è stata una delle tre persone selezionate quest'anno, in seguito all’invito a presentare progetti di ricerca su tematiche interdisciplinari, aperto a tutti i docenti di università italiane. Si tratta di un prestigioso riconoscimento che premia la sua attività scientifica e gli sforzi del Dipartimento e dell'Ateneo di Bologna per favorire le opportunità di ricerca di frontiera.

Il progetto di ricerca che la professoressa Citti ha proposto nasce dalla sua attività alla frontiera tra matematica e neuroscienze: ha ottenuto risultati profondi di analisi geometrica e con Alessandro Sarti del CNRS ha aperto una nuova direzione di ricerca, oggi internazionalmente riconosciuta, sviluppando modelli matematici per la corteccia visiva, che rendono conto di aspetti fenomenologici studiati sino dai tempi della Gestalttheorie. Il progetto per il Centro linceo si sviluppa in più direzioni: da problemi più propriamente di matematica pura, alla modellazione matematica di alcuni aspetti dell'attività cognitiva, alle applicazioni al deep learning, con l’ambizione di affrontare tematiche cognitive e di generazione delle idee, fino ad oggi oggetto di studio principalmente delle scienze umane.