È un team dell'Università di Bologna a conquistare il primo premio al #T-TeC Award 2021, il concorso di Open Innovation in ambito spaziale promosso da Leonardo e Telespazio. La premiazione è avvenuta oggi al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, in occasione della prima Giornata Nazionale dello Spazio e nell'ambito della settimana che Expo 2020 Dubai dedica al tema "Knowledge & Learning".
Alla cerimonia hanno partecipato esponenti di spicco del settore spaziale europeo ed emiratino e rappresentanti delle aziende promotrici, insieme a, in collegamento da Roma, Vittorio Colao, ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Maria Cristina Messa, ministro dell'università e della ricerca, e Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Giunto alla terza edizione, quest'anno il #T-TeC Award è stato per la prima volta aperto a giovani di tutto il mondo e ha visto la partecipazione di oltre 70 tra studenti e studentesse, ricercatrici e ricercatori di discipline STEM, provenienti da 22 università e centri di ricerca in 9 paesi in tre diversi continenti: dagli Emirati Arabi Uniti all’Argentina, dalla Turchia a El Salvador, passando per Italia, Belgio, Francia, Regno Unito e Svizzera.
I partecipanti hanno proposto le loro soluzioni innovative sfidandosi su quattro diversi macrotemi – Space Exploration, In Orbit Servicing, GeoInformation Applications and Platforms, Space Situational Awareness & Space Traffic Management – considerati di rilevante importanza per il presente e il futuro del settore spaziale. Una giuria composta da rappresentanti di Leonardo e Telespazio, da membri delle agenzie spaziali europea (ESA), italiana (ASI) ed emiratina (UAESA), e da esperti del settore provenienti da sette nazioni, ha quindi analizzato i venti progetti pervenuti, valutandone, oltre all’innovatività della soluzione tecnologica proposta, anche la sostenibilità economica.
Al termine della competizione, ad ottenere il primo premio, del valore di 10.000 euro è stata la squadra dell'Università di Bologna, formata da dottorandi e ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Industriale e del CIRI Aerospaziale: Alessandro Lotti, Giacomo Curzi, Anton Bahu, Alfredo Locarini e Dario Modenini.
Il progetto premiato si chiama "Multi- purpose modular satellite services": un piccolo satellite modulare in grado di prolungare la vita in orbita degli asset spaziali, mitigando anche il problema dei detriti orbitanti. In particolare, si tratta di un piccolo satellite della categoria cubesat, grande come una scatola da scarpe e pesante circa 24 chili. È composto da un modulo centrale fornisce il carburante e da due unità che possono separarsi dal corpo principale ed effettuare missioni indipendenti, fornendo servizi di diagnostica, di relé di segnale e di stabilizzazione in orbita.