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L’Università di Bologna prima in Italia nel ranking GreenMetric, per il quinto anno consecutivo

Nella nuova edizione della classifica mondiale che valuta le azioni degli atenei per la sostenibilità ambientale, l'Alma Mater si conferma nelle posizioni di testa a livello globale e al vertice nel panorama italiano


Nell’edizione 2021 del ranking GreenMetric l'Università di Bologna conquista per il quinto anno consecutivo la prima posizione tra gli atenei italiani, e ottiene la 12esima posizione a livello globale su 956 università classificate, in crescita rispetto alle 912 dello scorso anno.

Lanciato da Universitas Indonesia nel 2010, il ranking GreenMetric è pensato per coinvolgere le università di tutto il mondo nell’impegno comune sui temi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. Per realizzare la classifica vengono valutate le azioni e le politiche adottate dagli atenei in campo green, con un’attenzione particolare per il cambiamento climatico, il consumo di acqua e di energia, il riciclaggio dei rifiuti e la sostenibilità dei trasporti.

Punto di eccellenza per l'Università di Bologna all'interno della classifica si conferma quello dei trasporti, dove l'Alma Mater ottiene, come già lo scorso anno, il massimo punteggio possibile. Valutazione vicina al punteggio massimo anche per l'indicatore legato alla gestione dei rifiuti, e sono in crescita i risultati legati alla gestione delle infrastrutture, all’utilizzo delle risorse idriche e all'impegno verso la sostenibilità sul fronte della didattica, della ricerca e dell'associazionismo studentesco.

"Siamo molto soddisfatti di questo risultato, ormai consolidato, che vede l'Alma Mater al vertice in Italia e tra le prime posizioni a livello mondiale", dichiara Giacomo Bergamini, delegato per la sostenibilità dell'Università di Bologna. "Sappiamo però che si tratta solo di un punto di partenza: il nostro obiettivo è continuare a lavorare, moltiplicando il nostro impegno e sviluppando sempre nuove azioni che vadano ad affrontare il tema della sostenibilità nei suoi molteplici aspetti".

Gli atenei che partecipano alla rilevazione aumentano ogni anno: in questa nuova edizione della classifica sono passati da 912 a 956, di cui 33 sono italiani. Di questi, cinque sono nella top 50 mondiale: oltre all'Università di Bologna, il Politecnico di Torino, la LUISS Guido Carli, l'Università degli Studi di Torino e l'Università degli Studi dell'Aquila. Dal 2017, gli atenei italiani all'interno di GreenMetric sono rappresentati dall'Alma Mater, che coordina e raccoglie proposte di miglioramento della struttura del ranking.