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Radioprotezione: verso un corso magistrale per il sistema universitario bielorusso

Sarà sviluppato nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ RADIUM, coordinato dal Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Bologna, con l’obiettivo di favorire il trasferimento di best practices a livello europeo in materia di sicurezza nucleare e delle radiazioni


Sviluppare e diffondere conoscenze avanzate nel campo della radioprotezione e sicurezza nucleare, fino ad arrivare alla definizione e all'implementazione di un corso di laurea magistrale su questi temi. Coordinato dal Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Bologna, il progetto europeo Erasmus+ RADIUM (EU best practices-based education in Radiation Protection and Nuclear Safety Culture for the Belarusian Academia) svilupperà questi obiettivi insieme ad atenei di quattro paesi europei - Italia, Spagna, Belgio e Germania - e sei università bielorusse.

Gli studiosi di RADIUM lavoreranno per favorire il trasferimento di best practices a livello europeo in materia di sicurezza nucleare e delle radiazioni, in linea con i parametri di sicurezza stabiliti a livello internazionale, in modo che gli esperti bielorussi possano sviluppare le conoscenze e competenze adeguate alla gestione di questa tecnologia.

Saranno coinvolte in particolare quattro università europee – Università di Bologna, Universitat Politècnica de València (Spagna), Hasselt University (Belgio), Hochschule Mannheim University of Applied Sciences (Germania) – già forti di una collaborazione pluriennale formalizzatasi nel 2005 con la creazione del più ampio Network CHERNE (Cooperation for Higher Education on Radiological and Nuclear Engineering). Gli atenei europei supporteranno sei università partner bielorusse nella creazione di un curriculum universitario di livello magistrale in materia di radioprotezione e sicurezza nucleare, il primo di questo genere in Bielorussia.

"Sarà un corso di studio altamente innovativo, sviluppato facendo convergere i criteri didattici del Processo di Bologna, in uso nel sistema educativo europeo, con quelli specifici del sistema bielorusso", spiega Domiziano Mostacci, professore al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Alma Mater che coordina il progetto. "Altra caratteristica di rilievo sarà poi l'alta mobilità studentesca, garantita dalla possibilità per gli studenti di seguire le lezioni ed esercitarsi nei laboratori, muovendosi fra le sei università bielorusse. E sono previste attività di scambio anche presso gli atenei europei coinvolti, possibili sia in presenza che in modalità virtuale".

Per arrivare a questo risultato, gli studiosi di RADIUM sono al lavoro per mappare le proposte educative sul tema della sicurezza nucleare già attive oggi nel panorama bielorusso e le richieste di competenze specifiche per gli addetti del settore. Partendo da queste informazioni, saranno quindi organizzate giornate di formazione per il personale accademico bielorusso in materia di Fisica e Chimica Nucleare, Radioprotezione e Sicurezza Nucleare, oltre che sui principi di funzionamento del Sistema di Bologna. Un primo evento di questo tipo è già stato realizzato - con ottimi risultati - dal Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Alma Mater per approfondire in particolare i principi dello Spazio europeo dell'istruzione e del Sistema di Bologna.