L’Università di Bologna entra a far parte dell’Associazione EOSC – European Open Science Cloud, all’interno della quale sono presenti gli stakeholder della ricerca europea (enti finanziatori, fornitori di servizi, rappresentanti della comunità di ricerca, organizzazioni intergovernative) che intendono formalizzare il proprio ruolo nell’infrastruttura EOSC.
Lo European Open Science Cloud (EOSC) è un ambiente virtuale a disposizione dei ricercatori per l'archiviazione, la gestione, l'analisi e il riutilizzo dei dati della ricerca. L’infrastruttura è pensata per favorire l'erogazione di servizi innovativi e promuovere a livello europeo collaborazioni tra attori diversi, per una ricerca aperta ed efficiente, basata sull’utilizzo di dati FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable).
Con questi obiettivi, l’Associazione EOSC supporta la Commissione Europea nello sviluppo di un Programma di lavoro dedicato ai temi dell’Open Science nell'ambito del programma Horizon Europe. Il suo ruolo, inoltre, è determinante per la futura costituzione di una partnership strategica sulle politiche di investimento per l’Open Science e, in particolare, l’accesso libero ai dati.
Tra i membri fondatori dell’Associazione EOSC c’è anche ICDI (Italian Computing and Data Infrastructure, rappresentato dal Consorzio GARR), il tavolo di lavoro nazionale dedicato ai temi di Open Science, nonché nodo italiano di EOSC, di cui l’Università di Bologna è entrata far parte lo scorso anno.
A livello nazionale, una delle attività di ICDI è la Task Force EOSC Competence Centre IT (CCIT), per la realizzazione di un Centro di Competenza italiano che possa offrire risorse formative e informative su Open Science Cloud e FAIR Data e facilitare la transizione al paradigma della Scienza Aperta da parte della comunità della ricerca nazionale, contribuendo a orientare la discussione sui Competence Centre di EOSC e a dare immediata visibilità alla ricerca e accademia italiana.
"La promozione della scienza aperta, tanto al proprio interno che a livello nazionale e internazionale, è uno degli obiettivi centrali dell’Università di Bologna”, spiega Monica Forni, professoressa al Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, rappresentante dell'Alma Mater nell'Associazione EOSC e nella Task Force EOSC Competence Centre IT (CCIT). "La partecipazione all'Associazione EOSC, permetterà in questo senso di rafforzare la collaborazione con i principali attori europei e contribuire alla costruzione delle politiche europee legate alla scienza aperta".