Logo d'ateneo Unibo Magazine

La ricerca Unibo in campo per l'emergenza in Ucraina

A partire dalle molte disponibilità segnalate in questi giorni, l'Alma Mater coinvolge la propria comunità di docenti e ricercatori che possono e vogliono mettere a disposizione fondi di progetto per opportunità da destinare a dottorandi, post-doc, ricercatori e professori rifugiati dall’Ucraina, rifugiati in Ucraina o titolari di permesso di residenza permanente in Ucraina


L'Università di Bologna coinvolge la propria comunità di ricercatrici e i ricercatori per contribuire all'impegno comune a sostegno degli studenti, dei ricercatori e dei professori e, più in generale, delle popolazioni vittime della guerra in Ucraina. A partire dalle molte disponibilità segnalate in questi giorni, la richiesta, per chi può e vuole, è mettere a disposizione fondi di progetto in aggiunta alle risorse finanziarie centrali, in modo da aumentare la capacità di accoglienza dell’Ateneo.

Docenti e ricercatori responsabili di attività di ricerca o comunque titolari di fondi possono quindi segnalare le opportunità che potrebbero essere destinate a dottorandi, post-doc, ricercatori e professori rifugiati dall’Ucraina, rifugiati in Ucraina o titolari di permesso di residenza permanente in Ucraina.

Le iniziative possono riguardare i "Visiting PhD", per gli studenti di dottorato, per i quali è sufficiente una lettera d'invito e non serve né una selezione pubblica né un compenso (l'ospite deve avere un finanziamento di terzi); assegni di ricerca per laureati e post-doc (per i quali sono necessari un compenso e una selezione pubblica); i "Visiting researcher", destinati a laureati, dottorandi, post-doc, ricercatori e professori strutturati (sono necessari un compenso e una selezione pubblica, salvo casi particolari).

Nella intranet di Ateneo sono disponibili tutte le informazioni di dettaglio e il link al form da compilare per manifestare la propria disponibilità a partecipare all’iniziativa. È attivo inoltre l'indirizzo , a cui è possibile scrivere per segnalare riscontri su bandi pubblicati, contatti ricevuti ed eventuali ospitalità attivate (si chiede di specificare “Bando studiosi” nell’oggetto dell’email). Le opportunità che nasceranno dalla generosa disponibilità di docenti e ricercatori saranno pubblicizzate sia sui canali dell'Ateneo che su canali esterni (ScienceForUkraine, Scholars at Risk, RUniPace).

Questa nuova iniziativa si aggiunge alle azioni già intraprese dall'Università di Bologna, che nei giorni scorsi ha aderito alla rete di supporto per il popolo ucraino. Con un provvedimento d’urgenza, il rettore Giovanni Molari ha disposto l’immediata proroga della scadenza per il versamento della terza rata delle tasse studentesche al 30 giugno 2022, a vantaggio di studentesse e studenti che, per l’impatto economico e finanziario del conflitto, si trovano impossibilitati a osservare la scadenza del 15 marzo. Inoltre, in attesa dei fondi ministeriali dedicati all'emergenza, l'Alma Mater si sta preparando per provvedere con risorse proprie: a breve saranno messe in campo le prime azioni finanziate su fondi d’Ateneo.