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Quale è stato il rapporto tra la letteratura e il potere?

Se ne parla al ciclo di incontri "Letteratura e Palazzo" organizzato dal Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Università di Bologna, con gli autori dei libri sul tema per una riflessione che coinvolge il ruolo degli intellettuali e i limiti e le potenzialità della letteratura

Parte giovedì 12 maggio il ciclo di incontri "Letteratura e Palazzo" organizzato dal Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica Unibo, presso l'Aula Seminari (I piano) in via Zamboni, 31 - Bologna e online su Teams.

Tre incontri (giovedì 12, 19 e 26 maggio) per un dibattito attuale, sempre più vivace, tra le richieste di una letteratura "inclusiva" ed "etica" e la vocazione a difendere la libertà di espressione. Il apporto tra letteratura e potere viene quindi messo al centro di una riflessione più ampia che coinvolge il ruolo degli intellettuali e i limiti e le potenzialità della letteratura.

Il primo incontro, giovedì 12 maggio, alle 17, vedrà gli autori del libro "Nel Regno delle lettere, Umanesimo e politica nel Mezzogiorno aragonese", Guido Cappelli e Fulvio Delle Donne in dialogo con Clementina Marsico e Andrea Severi. Giovedì 19 maggio, alle 16, Lorenzo Geri, autore del "Petrarca cortigiano" dialogherà con Loredana Chines e Simone Albonico. Giovedì 26 maggio, alle 17, Carlo Caruso e Carlo Varotti dialogheranno con Marcello Simonetta, autore di "Francesco Guicciardini fra autobiografia e storia".

La prima edizione del ciclo "Letteratura e Palazzo" dà il via a un affascinante percorso con tre libri che toccano il tema a partire dal più insospettabile dei "poeti cortigiani", Francesco Petrarca, per passare al rapporto tra Umanesimo e politica nel Mezzogiorno aragonese del '400, fino al campione del pensiero politico del "particulare", Francesco Giucciardini. Costantemente in bilico tra la vocazione all'indipendenza e la strumentalizzazione esercitata dal potere stesso, la letteratura si trova ora al bivio tra il ruolo antagonistico a ogni struttura di potere, e le manipolazioni del "palazzo", incline da sempre ad asservirla, per mediare il rapporto con la realtà attraverso la potenza espressiva della parola poetica. Solo la consapevolezza di questo delicato equilibrio permette di muoversi, nella turbolenta realtà presente, con un pensiero maturato alla luce di un'indispensabile prospettiva storica.

Letteratura e Palazzo

dal 12 al 26 Maggio 2022

Aula Seminari, I piano (Via Zamboni, 32 - Bologna) e online su Teams

Ingresso libero

Dialoghi su libri e potere: la prima edizione di un ciclo organizzato dal Dipartimento di Filologia classica e moderna dell'Università di Bologna. Si parte con tre libri che toccano il tema "rapporto tra la letteratura e il potere", a partire dal più insospettabile dei "poeti cortigiani": Francesco Petrarca, per passare al rapporto tra Umanesimo e politica nel Mezzogiorno aragonese del '400, fino al campione del pensiero politico del "particulare": Francesco Giucciardini.

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