"L'Italia anche nell'apprezzamento che i siti Unesco richiedono, è lieta di collaborare per quanto riguarda i siti Unesco dell'Albania. Vi sono delle missioni che l'Italia ha molto a cuore nella città di Butrinto, nei centri storici di Berat e Argirocastro, e questo è un altro elemento della nostra collaborazione e della sintonia collaborativa culturale che vi è tra Albania e Italia". Sono le parole con cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nell'ambito di un incontro con il Presidente albanese Bajram Begaj, ha ribadito l'importanza del rapporto di sintonia, amicizia e collaborazione tra Italia e Albania anche nell'ambito dei Beni Culturali, con particolare riferimento alle università ed enti di ricerca.
In questo contesto il Presidente Mattarella ha voluto quindi sottolineare il ruolo della Missione archeologica a Butrinto, guidata dall'Università di Bologna e dall'Istituto Archeologico di Tirana a Butrinto, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il progetto è nato nel 2015 e da allora ha lanciato una serie di missioni per riscoprire le molte testimonianze di questa ricca città dell’antico Epiro: la campagna di scavi 2022 è in partenza in queste settimane.
Nel corso dalla sua visita a Tirana, il Presidente della Repubblica ha preso parte anche a un evento promosso dall'Ambasciata d'Italia con i rappresentati della comunità italiana in Albania, ringraziando tutti i presenti per il lavoro svolto in vari ambiti, che favorisce collaborazione tra i due Paesi. Durante l'incontro, Enrico Giorgi, co-direttore della missione archeologica e professore al Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Alma Mater, ha presentato alla Ministra dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa il Progetto Butrinto.
La missione a Butrinto è impegnata da molti anni in attività di valorizzazione, divulgazione e archeologia pubblica per promuovere la conoscenza del sito anche a livello internazionale. Inoltre, il gruppo di studiosi si occupa della formazione degli studenti delle Università di Bologna e Tirana, anche con l'ausilio delle più recenti tecnologie nel campo della ricerca archeologica. Il progetto contribuisce infine alla crescita professionale del personale del Parco Naturale di Butrinto, con l'obiettivo di garantire la conservazione di questo importante sito patrimonio dell'Unesco.