Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home In Ateneo Un docente Unibo è il Miglior ricercatore italiano under 40 per la Società...

Un docente Unibo è il Miglior ricercatore italiano under 40 per la Società Italiana di Anatomia e Istologia

Stefano Ratti, professore al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, è stato premiato per gli importanti coontributi offerti nel campo dell’Anatomia clinica


Stefano Ratti, medico e docente di Anatomia Umana al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'Alma Mater, è stato premiato come miglior ricercatore italiano under 40 al congresso della Società Italiana di Anatomia e Istologia (SIAI), che si è svolto a Padova dal 14 al 16 settembre. Il premio ha lo scopo di promuovere l’attività di ricerca e di richiamare l’attenzione sull’importanza dell’impegno delle nuove generazioni per lo sviluppo del Paese.

Il premio è stato conferito per gli importanti contributi offerti nel campo dell’Anatomia clinica. In particolare, sono stati premiati i risultati ottenuti negli ultimi cinque anni nella comprensione dei meccanismi molecolari di malattie rare e nello sviluppo di approcci innovativi nel campo della medicina di precisione.

Gli studi sono stati svolti presso i laboratori del Centro di Anatomia Clinica e Chirurgica Sperimentale e Molecolare del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie. In particolare, le analisi sui modelli cellulari ingegnerizzati relativi a patologie rare sono state sviluppate nel Laboratorio di trasduzione del segnale, mentre lo sviluppo di device per la Medicina di precisione viene progettato presso la Sala settoria, cui afferisce il Programma per la donazione del corpo dell’Università di Bologna.

Durante la premiazione il professor Ratti ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra per una ricerca moderna e competitiva, ringraziando tutti i suoi collaboratori: “I risultati nel campo della ricerca biomedica possono oggi essere ottenuti soltanto in un’ottica di gruppo e di collaborazione, per questo reputo che questo riconoscimento sia per tutto il gruppo di ricerca e per l’Università di Bologna, che ringrazio per la particolare attenzione verso la creazione di nuove opportunità di crescita per i giovani”.

Stefano Ratti si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia con una tesi sperimentale in campo di una malattia rara cardiovascolare. Ha poi svolto un dottorato di ricerca in Scienze Biomediche e Neuromotorie a Bologna e presso Brown University, aprendo nuove linee di ricerca nel campo delle Sindromi mielodisplastiche, dei gliomi, di patologie neurodegenerative a base genetica e della tossicità cardiaca. La sua attività si è inoltre soffermata sullo studio di varianti anatomiche di interesse clinico e sullo sviluppo di tecnologie innovative per la medicina di precisione partendo dal cadavere. Di recente ha avviato lo sviluppo di ricerca in campo della formazione medica con tecniche innovative come la mixed reality e la graphic medicine. Professore associato dell’università di Bologna dal gennaio 2022, è il più giovane professore associato di area medica in Italia.