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Sicurezza alimentare: l’Alma Mater al lavoro con la European Food Safety Agency

Grazie a una fellowship assegnata dall’EFSA, un gruppo di lavoro dell’Università di Bologna avvierà un progetto di aggiornamento e disseminazione della conoscenza sulla sicurezza alimentare


L'Università di Bologna a fianco della European Food Safety Agency (EFSA) per l’analisi del rischio in campo alimentare. La collaborazione nasce grazie a una fellowship assegnata dall'EFSA a Lorenzo Marincich, dottorando al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell'Alma Mater.

Il progetto – intitolato "Threat-or-treat: Chemical risk assessment of confectionery products in various age groups of European population" - è dedicato alla valutazione della presenza e quantità di differenti classi di contaminanti e additivi (metalli pesanti, acrilamide, prodotti di caramellizzazione, dolcificanti) in prodotti dolciari come cioccolato, prodotti da forno, caramelle di vario tipo, bevande gassate.

La fellowship è stata assegnata dall'EFSA nell'ambito di EU-FORA (EUropean FOod Risk Assessment fellowship programme), iniziativa pensata per disseminare le conoscenze e migliorare il livello di preparazione degli esperti per le necessità di analisi del rischio in campo alimentare.

Il gruppo di lavoro dell'Alma Mater coinvolto è composto dai gruppi di ricerca di Roberto Mandrioli, professore al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, e di Laura Mercolini, professoressa al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie. Insieme a loro partecipa Łukasz Woźniak dell'Institute of Agriculture and Food Biotechnology di Varsavia (Polonia).


"Siamo molto soddisfatti di questo risultato", commenta il professor Mandrioli. "Questa fellowship ci dà l’opportunità di ampliare la formazione e l’esperienza di ricerca di un dottorando Unibo: credo che sia la prova migliore per dimostrare quanto il dottorato di ricerca in Italia sia prestigioso e punti davvero alla formazione dei giovani ricercatori".

Grazie alla fellowship assegnata dall'EFSA, infatti, Lorenzo Marincich potrà trascorrere un periodo a Varsavia, presso l’Institute of Agriculture and Food Biotechnology, partecipando ad attività di ricerca e sviluppo sulle metodiche farmaco-tossicologiche per l’analisi del rischio in campo alimentare.

"La proposta di progetto sviluppata con la Polonia ha ottenuto giudizi lusinghieri dai referee di EFSA, e ci permetterà di cementare la collaborazione tra i due enti", commenta la professoressa Mercolini. "Nella prospettiva di fare rete a livello europeo in tema di analisi farmaco-tossicologica per la sicurezza alimentare, a vantaggio della comunità scientifica e dei cittadini tutti".