Il ritratto di Giuseppe Raimondi realizzato da Leo Longanesi
Inaugura venerdì 4 novembre, alle 17.30, la Mostra di documenti "Monsieur Giuseppe Raimondi tra Bologna e la Francia", a cura del prof. Marco Antonio Bazzocchi e del prof. Filippo Milani, visitabile fino al 5 febbraio 2023, presso la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna. Un progetto di valorizzazione realizzato con il contributo della Fondazione Carisbo e supportato dal Dipartimento di Filologia classica e italianistica Unibo, mentre il restauro e l’allestimento sono stati svolti sotto la supervisione della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia-Romagna.
La mostra espone alcuni dei documenti originali più interessanti (lettere, cartoline, disegni, fotografie, opuscoli) presenti nel Fondo archivistico di Giuseppe Raimondi (Bologna, 1898 – 1985) conservato presso la Biblioteca umanistica “E. Raimondi” dell’Università di Bologna, con l'obiettivo di riportare l’attenzione su una figura appartata ma in realtà centrale per la cultura bolognese e nazionale del XX secolo, in grado di intercettare le più rilevanti tendenze artistiche e letterarie nel panorama europeo tra le due guerre mondiali.
Una lettera di Guillaume Apollinaire inviata a Raimondi nel 1918
Il percorso espositivo è suddiviso in 9 bacheche, ognuna dedicata a un autore o ad un movimento letterario a testimonianza dei rapporti intellettuali di Raimondi tra Bologna e la Francia: 5 bacheche sono direttamente legate ad amici e corrispondenti francesi (Apollinaire, Cendrars, Valéry, Il movimento dadaista e Altri scrittori francesi); 4 ad amici scrittori e pittori italiani (Ungaretti, Longanesi, Carrà, de Pisis) con cui ha condiviso l’interesse per la cultura transalpina. In ogni bacheca, sono esposti importanti documenti (cartoline, lettere, disegni originali, fotografie, opuscoli, volumi) che fanno parte dei 14 Album approntati dallo stesso Raimondi per la mostra del 1977. Per alcuni materiali viene proposta la riproduzione fotografica di uno dei due lati e la corrispondente trascrizione di porzioni di testo. Ogni bacheca è accompagnata da un pannello esplicativo, in relazione ai materiali selezionati.
Con questo nuovo progetto espositivo, si intende riprendere in carico l’auspicio esposto da Luciano Anceschi nella premessa al catalogo della mostra Giuseppe Raimondi tra pittori e poeti del 1977, ovvero far uscire Raimondi «da una sua clausura a risvegliare la nostra memoria, e anche a sorprendere i più giovani», riscoprendo non solo l’autore ma anche la sua città: «la forza di una indicazione che ebbe in Bologna un centro di riferimenti e di rapporti tra scrittori e artisti italiani e stranieri “che passarono presso Raimondi” nella prospettiva anche di una vicenda personale ricca di sorprese».