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Lutto in Ateneo. È scomparso Umberto Romagnoli

Professore dell'Alma Mater, è stato un grande maestro della scuola bolognese di Diritto del Lavoro, di una disciplina che ha accompagnato la crescita e lo sviluppo dell’Italia democratica, ponendo il lavoro alle fondamenta dell’edificio repubblicano

Si è spento, lunedì 12 dicembre, Umberto Romagnoli, docente di Diritto del Lavoro all'Alma Mater dove ha ricoperto anche il ruolo di Preside nella Facoltà (oggi Scuola) di Scienze politiche Unibo (dal 1978 al 1984).

Il prof. Romagnoli ha insegnato in Ateneo fino all'anno accademico 2008/09, svolgendo un'ininterrotta attività di studi e ricerche sul diritto positivo e approfondendo, in particolare, la storia della cultura giuridica del lavoro. Lo testimoniano, oltre ai numerosissimi saggi, diversi volumi pubblicati da importanti case editrici: Il lavoro in Italia. Un giurista racconta (Il Mulino, 1995); Giuristi del lavoro. Percorsi italiani di politica del diritto (Donzelli 2009); Giuristi del lavoro nel Novecento italiano (Ediesse, 2018).

L’Università di Bologna si è fregiata del suo magistero e della sua presidenza, della redazione della Rivista Lavoro e Diritto, alla cui fondazione e direzione ha dedicato molte rare e inestimabili risorse intellettuali sin dal 1987. Umberto Romagnoli ha accompagnato, infatti, la crescita e lo sviluppo dell’Italia democratica, che pose il lavoro alle fondamenta dell’edificio repubblicano e al diritto, che dal lavoro ha preso il nome, il prof. Romagnoli ha dedicato l’impegno di una vita intera, come testimoniano scritti d’inestimabile valore, letti e tradotti in tutto il mondo, che hanno contribuito a dare lustro e notorietà all’Alma Mater.

Autore, insieme a Giorgio Ghezzi, di uno storico manuale di diritto sindacale e del lavoro, edito da Zanichelli, sul quale si sono formate molte generazioni di giuristi, il prof. Romagnoli contribuì, nel 1972, alla redazione del Commentario allo Statuto dei diritti dei lavoratori, con Giorgio Ghezzi, Federico Mancini e Luigi Montuschi: un'opera che, a cinquant'anni di distanza, ancora costituisce una pietra miliare della dottrina giuslavoristica italiana.


L’intera comunità accademica terrà vivo il suo ricordo e il suo insegnamento, unitamente alla passione civile e al rigore morale che ne ha contraddistinto la personalità, dentro e oltre l’accademia.

La cerimonia di esequie si terrà venerdì 16 dicembre, alle ore 15, presso Cappella Bulgari in Archiginnasio.