Come si distribuiscono la salute e la malattia a Bologna? Quali sono gli elementi che determinano a livello locale le disuguaglianze in salute? E quali azioni si possono mettere in campo per promuovere salute ed equità? Sono le domande su cui si è concentrato il progetto “L’equità nel diritto alla salute: il contrasto alle disuguaglianze nella città di Bologna”, i cui risultati saranno presentati lunedì 23 gennaio, dalle 10 (accesso dalle ore 9,15 per la registrazione dei partecipanti), nella Piazza Coperta della Biblioteca Salaborsa e in diretta streaming.
Il progetto, concepito come una ricerca-azione, è stato realizzato dal Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale (CSI) del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'AUSL di Bologna, il Dipartimento Welfare e Promozione del Benessere di Comunità del Comune di Bologna e l'IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico di Sant'Orsola.
L'evento di presentazione dei risultati sarà aperto dai saluti del sindaco Matteo Lepore e di Simona Tondelli, prorettrice vicaria dell'Alma Mater. Chiara Bodini e Ivo Quaranta del CSI presenteranno poi il report finale del progetto, con i dati raccolti e le azioni intraprese di promozione dell'equità in salute. A seguire, è in programma una tavola rotonda, moderata da Valerio Baroncini, vicedirettore del Resto del Carlino, con Chiara Gibertoni (Direttore Generale IRCCS - AOU di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola), Paolo Bordon (Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna), Gianluca Fiorentini (Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Bologna) e Maria Adele Mimmi (Direttrice Generale di ASP Città di Bologna). Le conclusioni saranno affidate invece a Luca Rizzo Nervo (Assessore Welfare e salute, nuove cittadinanze, fragilità, anziani, Comune di Bologna) e Raffaele Donini (Assessore alle politiche per la salute, Regione Emilia-Romagna).
L'indagine ha messo in luce come anche nel contesto bolognese, caratterizzato da una capillare presenza di servizi e da un quadro di solidità istituzionale, il tema delle disuguaglianze in salute emerga in modo rilevante e prioritario. In particolare, lavorando in sei aree della città, identificate di concerto con i sei Quartieri, il gruppo di ricerca ha analizzato e descritto gli elementi che sono alla base di queste disuguaglianze (dal contesto abitativo alle opportunità educative, dall'offerta alimentare alla rete dei servizi) e che assumono rilevanza diversa a seconda dei contesti locali. A partire da queste analisi, sono poi nate in via sperimentale alcune azioni di promozione dell’equità in salute, realizzate insieme alle istituzioni e ai servizi territoriali.
I risultati che saranno presentati offrono quindi indicazioni per realizzare politiche innovative di promozione dell’equità in salute, in linea anche con le indicazioni del PNRR e del Decreto Ministeriale 77, in riferimento ai temi dell’integrazione socio-sanitaria, della prossimità e della partecipazione comunitaria, presentando una cornice concettuale che vede nella promozione della salute il perno per il ripensamento e la riorganizzazione dei servizi territoriali.