Si è svolto, mercoledì 8 marzo in Rettorato, l’evento di presentazione dello Spoke 11 - "Innovative Materials and Lightweighting" del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), coordinato dall'Università di Bologna. Tra i presenti, il Rettore Giovanni Molari e il Presidente di MOST, prof. Ferruccio Resta, oltre ai referenti degli atenei, degli enti di ricerca e delle imprese che partecipano al progetto per un pomeriggio di confronto e condivisione sullo stato di avanzamento a circa sei mesi dalla data di avvio.
L'Alma Mater partecipa al Centro Nazionale MOST con i Dipartimenti di Ingegneria Industriale (DIN), Ingegneria dell'Energia Elettrica e dell'Informazione (DEI), Informatica - Scienza e Ingegneria (DISI), Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM), Chimica “Giacomo Ciamician” (CHIM), Chimica Industriale "Toso Montanari" (CHIMIND), Scienze Aziendali (DISA) e Fisica e Astronomia “Augusto Righi” (DIFA). In tutto sono coinvolti 46 docenti e ricercatori/ricercatrici che collaborano su 6 Spoke tematici: Air Mobility (Spoke 1, coordinato dal Politecnico di Torino); Sustainable Road Vehicle (Spoke 2, coordinato dal Politecnico di Torino); Connected and Autonomous Vehicle (CAV) (Spoke 6, coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia); CCAM Connected Networks and Smart Infrastructure (Spoke 7, coordinato dall’Università Federico II di Napoli); Innovative Materials and Lightweighting (Spoke 11, coordinato dall’Università di Bologna); Electric Traction Systems and Batteries (Spoke 13, coordinato dal Politecnico di Milano).
Nell’ambito del MOST, lo Spoke 11 intende promuovere la mobilità sostenibile tramite materiali, processi e strategie di progettazione innovativi finalizzati all’alleggerimento dei veicoli. Altro obiettivo primario del progetto è quello di promuovere l’utilizzo di materiali riciclati o di origine naturale. Tra le tematiche di ricerca che verranno sviluppate: la produzione di materiali innovativi per l'alleggerimento strutturale nel settore dei trasporti; la riduzione dell’impatto ambientale mediante l’ottimizzazione di processi produttivi e di trasformazione più efficienti e sostenibili; lo sviluppo di metodologie di progettazione basate sull’ottimizzazione strutturale finalizzata all’alleggerimento (lightweight design), anche applicando principi di Ecodesign e Analisi del Ciclo di vita (LCA).
Come sottolineato dal Rettore Giovanni Molari che ha aperto l'incontro: "Il tema della mobilità sostenibile è molto importante per l'Università di Bologna, come dimostra l'ampia e sostenuta partecipazione dell'Ateneo al MOST. Ciò conferma la centralità di queste tematiche per l’Alma Mater e per l’ecosistema regionale, nazionale e internazionale in cui si colloca. I risultati ottenuti dal progetto saranno certamente il frutto dei talenti individuali coinvolti ma, soprattutto, del lavoro collettivo, vero punto focale del centro MOST come dell’intero PNRR".
Il prof. Ferruccio Resta, presidente del MOST, ha chiarito le motivazioni che hanno condotto alla creazione del centro, passando poi a definire i macro-obiettivi che il MOST dovrà ottenere nel prossimo triennio. "Continua il nostro giro per l’Italia per tessere la tela di MOST, Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile. Sono felice di essere ospite all’Università di Bologna per affrontare un tema fondamentale per il futuro del settore automotive, in un dialogo aperto tra i referenti scientifici e le imprese. – ha commentato il Prof. Resta - “L’alleggerimento dei veicoli e l'economia circolare sono punti nodali per lo sviluppo delle imprese e per la definizione di politiche in linea con gli obiettivi europei in tema di sostenibilità e per i quali MOST intende posizionarsi come punto di riferimento a livello nazionale".
Tra gli interventi, la prof.ssa Lorella Ceschini ha fornito un inquadramento generale ed un aggiornamento circa gli sviluppi tecnico-scientifici dello Spoke 11, il ruolo strategico dei materiali nella mobilità sostenibile. È scientificamente dimostrato che, nel settore dei trasporti, uno dei metodi più efficienti per 'ridurre' i consumi e conseguentemente le emissioni di CO2, è infatti l’alleggerimento strutturale dei veicoli.
Allo Spoke 11 hanno manifestato interesse sette tra le più importanti aziende nazionali operanti nel settore dei trasporti. Per quanto riguarda i partner accademici, partecipano otto Università (Università di Bologna - Spoke leader, Politecnico di Bari, Politecnico di Torino, Università di Brescia, Università di Padova, Università di Pisa, Università Politecnica delle Marche, Università di Roma La Sapienza) ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Sono quasi 70 i ricercatori pubblici coinvolti nel progetto, con competenze da diverse aree tematiche (Ingegneria, Chimica, Fisica). Il progetto prevede, inoltre, quattro Work Package (WP) che corrispondono alle principali classi di materiali utilizzati nel settore dei trasporti (leghe leggere, leghe ferrose, polimeri e compositi a matrice polimerica) ed inoltre un WP orizzontale che riguarda la progettazione con i materiali innovativi, anche nell’ottica della sostenibilità.
Le attività di ricerca che saranno svolte nei diversi WP, in stretta sinergia con i partner industriali, sono state presentate da ciascun WP leader. Le imprese hanno partecipato evidenziando le ragioni della loro partecipazione al progetto dello Spoke 11 e mostrando le tematiche di loro interesse.
MOST è il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (finanziato in ambito PNRR): una collaborazione tra 25 università e centri di ricerca, e 24 grandi imprese attive nell’ambito della mobilità e delle infrastrutture, nata con l’obiettivo di guidare la transizione green e digitale del comparto in un’ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale e supportando le istituzioni locali nell’implementazione di soluzioni moderne, sostenibili e inclusive. Nei prossimi decenni, la sfida per il settore industriale legato alla mobilità consisterà nel ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e il consumo energetico, minimizzando il relativo impatto ambientale a livello globale. Al contempo, a livello italiano, si stima che tale settore raggiungerà un valore complessivo di 220 miliardi di euro nel 2030, assorbendo il 12% della forza lavoro. Il progetto MOST prevede un investimento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni (2023 - 2025), con il coinvolgimento di 696 ricercatori degli enti partner e di 574 neoassunti, proponendosi quindi come uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo in un settore chiave del sistema Paese come quello della mobilità.