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Prosegue la campagna per contrastare gli affitti in nero

Tra le iniziative messe in campo da Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Regione Emilia Romagna, Università di Bologna e Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori - ER.GO per contrastare il fenomeno delle locazioni “in nero”, è stato pubblicato un video che affianca gli altri stumenti di comunicazione realizzati dal gruppo di lavoro, a supporto di studentesse e studenti fuori sede

Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Regione Emilia Romagna, Università di Bologna e l’Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori - ER.GO proseguono nel loro comune impegno, facendo rete e collegando energie, professionalità e informazioni, per contrastare il fenomeno delle locazioni “in nero”, con particolare riferimento a quelle nei confronti degli universitari fuori sede.


Dopo la divulgazione, avvenuta lo scorso ottobre, sui siti istituzionali degli atenei regionali, di un vademecum dal titolo “Guida Affitti” (redatto anche con il contributo della Regione Emilia Romagna e di ER.GO- Azienda Regionale per il Diritto agli Studi superiori), sono state realizzate, grazie ad una proficua collaborazione con l’Università di Bologna, delle stories Instagram e un videoclip caratterizzate da ritmo dinamico, formato e linguaggio visivo rivolto ai giovani che a partire dalla giornata odierna saranno resi disponibili sui social network più frequentati dagli studenti. Lo scopo è quello di fornire, utilizzando un approccio informale e spontaneo, preziose indicazioni su come utilizzare al meglio incentivi e opportunità spesso poco conosciute come benefici fiscali, agevolazioni regionali o particolari tipologie contrattuali.

 

"Siamo consapevoli della grave situazione che riguarda l’affitto di alloggi da parte di studentesse e studenti fuori sede. - , - Per questo motivo, tra le misure adottate nell’ultimo anno, abbiamo da poco siglato un’alleanza inedita con Er.Go, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate. Insieme intendiamo difendere il rispetto delle regole e della legalità grazie a controlli mirati, e promuovere una maggiore consapevolezza in merito ai servizi e alle possibilità di locazione, grazie a un’informazione corretta e accessibile".

Si tratta di una tematica particolarmente sentita in ambito regionale e attentamente seguita dagli organi di informazione che negli ultimi mesi, hanno più volte denunciato le difficoltà incontrate dagli studenti “fuori sede” nel reperire sistemazioni a prezzi “accessibili” nonché il rischio per gli stessi di restare intrappolati nella “giungla” delle locazioni irregolari che spesso favoriscono l’insorgere di sacche di degrado.

 

La strategia elaborata, che fa perno su un gruppo di lavoro al quale prendono parte militari del Corpo e funzionari dell’Agenzia delle Entrate, con la collaborazione delle Università regionali, della Regione Emila Romagna e di ER.GO, si muove su due direttrici parallele: più peso all’intelligence e meno controlli a massa attraverso l’elaborazione di specifiche analisi di rischio che, mediante la condivisione e l’incrocio dei dati informatici inerenti la registrazione dei contratti, le iscrizioni negli Atenei, le utenze domestiche, le richieste alle A.S.L. per il medico di base ecc., hanno permesso di selezionare situazioni anomale degne di approfondimento, al fine di smascherare quei proprietari di case che sfruttano gli studenti e non pagano le tasse.

In particolare grazie a questa attività di elaborazione dati, che inizialmente ha interessato le Università di Bologna, Modena-Reggio Emila e Ferrara (mentre è in fase di sviluppo anche quella di Parma) sono state già individuate oltre 1900 posizioni che presentano elevati indici di rischio.

In questi giorni, inoltre, i reparti della Guardia di Finanza stanno procedendo all’invio agli studenti (tramite raccomandate seguite da comunicazioni via posta elettronica) di specifici questionari per acquisire le informazioni utili per svolgere gli approfondimenti necessari all’individuazione di eventuali irregolarità.


Dal momento che si stanno anche attenzionando le varie misure di sostegno economico offerte dai diversi enti regionali e comunali, nonché dagli atenei, nei confronti degli studenti universitari, ed erogate, su base concorsuale, sotto forma di borse di studio. In collaborazione con l’Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori (ER.GO) è stata avviata una specifica metodologia di analisi dei dati contenuti nelle richieste di borse di studio al fine di riscontrare l’effettivo possesso dei requisiti richiesti per ottenere i benefici economici.

In tal modo sono state individuate le posizioni di numerosi soggetti stranieri tutti iscritti agli Atenei di diverse provincie della Regione Emilia Romagna e, soprattutto, a quello di Bologna, che avrebbero presentato documentazione falsa, riguardante sia la posizione economica (equivalente dell’attestazione ISEE certificata dal Consolato del Paese di origine), sia quella anagrafica (contratto di locazione immobiliare). Questa collaborazione, ad oggi ha già permesso ad ER.GO di revocare finanziamenti per 350.000 euro, in un contesto di benefici indebitamente percepiti pari a circa 1 milione di euro.

Il Gruppo di lavoro, infine, sta sviluppando un’ulteriore analisi di rischio nel settore della ricezione turistica che, inizialmente, sta riguardando l’area di Bologna dove, nel corso del 2002, si è registrato un incremento delle presenze turistiche superiore non solo a quelle dei due anni precedenti ma anche a quella del 2017 e a cui è corrisposto un aumento significativo di strutture extra-alberghiere (quali B&B, affittacamere, locazioni brevi di appartamenti), mentre il numero di quelle alberghiere è rimasto invariato.