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L’Alma Mater al Primo Congresso Nazionale della Rete delle Core facilities Italiane

L’appuntamento riunisce le istituzioni che formano N.I.C.O. (Network Italiano Core Facilities): l’iniziativa nasce per sviluppare sinergie scientifiche e tecnologiche, elaborare pratiche comuni di gestione e promuovere la partecipazione a progetti di ricerca e a opportunità di finanziamento


Il Primo Congresso Nazionale della Rete delle Core facilities Italiane è in programma giovedì 30 e venerdì 31 marzo. L’appuntamento – ospitato nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano – riunisce le istituzioni che formano N.I.C.O. (Network Italiano Core Facilities), la prima Rete Italiana di Core Facilities. Tra queste c’è anche l’Università di Bologna, che partecipa con il suo Centro di Ricerca Biomedica Applicata (CRBA), ed è rappresentata dal professor Giuseppe Gasparre, direttore del CRBA, e dalla professoressa Barbara Monti, delegata del Prorettore alla Ricerca per le Attrezzature e le Infrastrutture di Ricerca.

Nel corso della due giorni saranno presentati i centri che fanno parte della rete N.I.C.O., tra cui anche il CRBA, che rappresenta il modello di Core Facility dell’Università di Bologna, insieme ad alcune importati facilities europee. Saranno inoltre illustrate le numerose opportunità che il nuovo network nazionale può offrire su più fronti della ricerca e dell'innovazione: indagini strutturali, strutturistiche, morfologiche e di interazione per biomolecole e materiali, approcci innovativi di imaging, opportunità nel campo dell'omica dalla single cell omics alla medicina personalizzata, strumenti per data science e calcolo scientifico.

Le Core facilities sono infrastrutture di ricerca centralizzate di Università o Centri di Ricerca che forniscono accesso a strumenti, tecnologie, servizi, consulenza e altre attività scientifiche. La rete N.I.C.O. è nata nel febbraio 2022 per sviluppare sinergie scientifiche e tecnologiche, elaborare pratiche comuni di gestione e promuovere la partecipazione a progetti di ricerca e a iniziative di finanziamento.

Soprattutto nel campo delle scienze della vita – per la loro alta complessità e la complementarietà tra ricerca di base, traslazionale e clinica – è infatti sempre più necessario valorizzare e mettere a sistema strumenti e conoscenze basate su risorse di "omics technologies" (genomica, proteomica, metabolomica), strumenti bioinformatici, utilizzo e valorizzazione di big data, strumenti ingegneristici e competenze che consentano l’interconnessione con la ricerca ambientale, alimentare e l’impatto sulla salute umana.

Per questo, la messa in rete delle principali Core facilities a livello nazionale può quindi rappresentare un'opportunità per coordinare e rafforzare strategie per la valorizzazione, la sostenibilità, l’attrazione e la partecipazione a nuove occasioni di finanziamento per le infrastrutture di ricerca coinvolte, contribuendo alla loro sostenibilità.

Primo Congresso Nazionale delle Core facilities

dal 30 al 31 Marzo 2023

ore: 10:30

Università degli Studi di Milano, Aula Magna (Via Festa del Perdono, 7 - Milano)

Ingresso libero previa iscrizione

Le Core facilities sono infrastrutture di ricerca centralizzate di Università o Centri di Ricerca che forniscono accesso a strumenti, tecnologie, servizi, consulenza e altre attività scientifiche, a pagamento. Sono rivolte prevalentemente ai ricercatori interni delle istituzioni che le ospitano ma sono aperte anche ad utenti esterni grazie a un sistema di prenotazione e a un tariffario dedicati. N.I.C.O. (Network of Italian Core Facilities) è la prima Rete Italiana di Core Facilities, volta a creare un Network Nazionale di Core Facilities, sviluppare sinergie scientifiche e tecnologiche, elaborare pratiche comuni di gestione e promuovere la partecipazione a progetti di ricerca e a iniziative di finanziamento.