Rafforzare la cooperazione transnazionale tra le università e potenziare i programmi di mobilità: sono gli ingredienti per continuare a far crescere il settore dell'istruzione superiore e contribuire così ad un'Europa sempre più sostenibile e resiliente. Ma quali azioni si possono mettere in campo per raggiungere questi obiettivi? Quali soluzioni possibili sul fronte delle attività formative e dei corsi universitari a livello europeo?
Se ne parla mercoledì 24 maggio, dalle 14, in occasione di "Transnational collaboration and mobility in higher education: Looking back – looking forward". L'evento - online, ad accesso libero con registrazione - è promosso dalla Guild of European Research-Intensive Universities, il network di 21 atenei europei – di cui l’Alma Mater è tra i fondatori – che lavora per promuovere la ricerca, creare innovazione a beneficio della società e arricchire il dibattito pubblico a livello europeo e nazionale.
Tra gli ospiti che animeranno la discussione ci sarà anche Raffaella Campaner, Prorettrice per le Relazioni Internazionali dell'Università di Bologna, e in rappresentanza dell'alleanza Una Europa, che si confronterà con: Vanessa Debiais-Sainton (Head of Unit, DG EAC, European Commission), Andries Verspeeten (Deputy Head of International Relations Office, Ghent University, ENLIGHT alliance), Florian Pecenka (Head of Unit, Department for Education, Science and Research at the Permanent Representation of Austria to the EU) e Vidar Pedersen (European Programmes Director, Norwegian Directorate for Higher Education and Skills).
Nel corso dell'incontro saranno esplorati i progetti formativi e di mobilità attivi nel panorama universitario e i diversi approcci che gli atenei mettono in campo per dare vita e rafforzare le loro collaborazioni transnazionali. L'evento sarà anche l'occasione per presentare il nuovo "Insight Paper on transnational collaboration and mobility", messo a punto dalla Guild e per discutere lo stato di avanzamento delle riflessioni sulla European Lebel for Joint Degrees.