Un’opportunità preziosa offerta a tutte le imprese, per puntare sull’innovazione e rafforzare la competitività. Grazie ai finanziamenti Next Generation EU – PNRR, l’Università di Bologna mette a disposizione le proprie risorse e competenze per attivare progetti di dottorato di ricerca in sinergia con il tessuto produttivo regionale e nazionale.
Lo scorso anno l’Alma Mater è stata il primo Ateneo italiano per numero di dottorati PNRR attivati con le aziende e per entità dei finanziamenti ricevuti (6 milioni di euro dal Ministero e 7 milioni di euro dalle imprese), giungendo quasi a triplicare la media nazionale. E l’impegno in questa direzione è confermato anche per il prossimo anno accademico: l'Università di Bologna vuole formare dottori di ricerca altamente specializzati, pronti non solo per una carriera accademica, ma con competenze ideali anche per il mondo del lavoro.
I dottorati innovativi co-finanziati dal PNRR sono infatti pensati in modo specifico per rispondere ai bisogni di innovazione delle imprese, che per questo sono direttamente coinvolte anche nella definizione delle tematiche di ricerca. Le dottorande e i dottorandi svilupperanno parte del loro progetto di ricerca all’interno dell’azienda, e questo permetterà loro di acquisire competenze e professionalità specifiche da cui potranno nascere anche occasioni lavorative.
Le borse di dottorato finanziate dal PNRR possono coprire una vasta gamma di settori, tra cui l'intelligenza artificiale, l'energia sostenibile, la salute, la digitalizzazione, l'industria 4.0. L'opportunità riguarda tutti gli ambiti di un'impresa: dall’innovazione al management, dalle risorse umane agli aspetti legali, dall’amministrazione alla comunicazione, dalla ricerca e sviluppo alla produzione. Un Ateneo multidisciplinare come l’Alma Mater può soddisfare tutte le esigenze d’innovazione e tutti i settori merceologici d'interesse per l'impresa.
Il co-finanziamento di una borsa di dottorato PNRR offre alle imprese la possibilità di partecipare al processo selettivo, per esprimere un giudizio di idoneità sui candidati rispetto allo specifico tema di ricerca finanziato. E le aziende possono anche nominare un co-supervisore che segua le attività svolte dal dottorando: è previsto infatti un periodo di ricerca da 6 a 18 mesi da svolgere all’interno dell’impresa.
Grazie a questi percorsi di dottorato, le aziende avranno quindi la possibilità di lavorare a stretto contatto con giovani ricercatori altamente qualificati, fornendo loro un ambiente stimolante per sviluppare soluzioni innovative, creando valore e contribuendo allo sviluppo del Paese. Mentre le dottorande e i dottorandi potranno imparare a svolgere ricerca originale, innovativa e indipendente in uno specifico ambito e acquisire importanti competenze trasversali che vanno al di là della padronanza di una materia specialistica: come ad esempio la capacità di affrontare problemi complessi, gestire gli imprevisti, lavorare in un team e comunicare efficacemente i risultati del proprio lavoro.
Il Bando di selezione per i candidati che intendono intraprendere percorsi di dottorato in collaborazione con le imprese sarà pubblicato a metà luglio e chiuderà a metà agosto. Le imprese potranno concordare posizioni su tematiche di loro interesse entro la fine di luglio.