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Virginiapertutte: arriva la mostra partecipata che coinvolge le donne di tutte le culture

Promossa dal Centro delle Donne nell’ambito del Patto per la lettura del Comune di Bologna, l'esposizione presso il Chiostro di Santa Cristina raccoglie migliaia di versetti in 143 lingue e dialetti dal libro 'Una stanza tutta per sé' di Virginia Woolf, grazie al progetto internazionale e socio-culturale di arte partecipata di Patrizia Benedetta Fratus

Inaugura martedì 6 giugno, alle 18.30, presso il Chiostro di Santa Cristina (P.zza Giorgio Morandi, 2 - Bologna), la mostra ‘Virginiapertutte’, promossa dal Centro delle Donne, nell’ambito del Patto per la lettura del Comune di Bologna e allestita fino al 23 giugno. Si tratta di progetto internazionale e socio-culturale di arte partecipata di Patrizia Benedetta Fratus, a cura di Ilaria Bignotti, Connecting Cultures di Anna Detheridge e il Centro antiviolenza Butterfly di Brescia.

Patrizia Fratus ha preso il libro di Virginia Woolf, “Una stanza tutta per sé’, lo ha suddiviso in frasi di massimo due righe e lo ha mandato, attraverso una 'call to action', a tutte coloro che volessero tradurlo nelle lingue e nei dialetti del mondo, trascrivendolo su tessuti bianchi con inchiostro indelebile o ricamandolo con un filo rosso. Diffondendosi a macchia d'olio e appoggiandosi anche ai centri anti-violenza di donne con cui l’artista collabora, i “versetti” hanno riscosso un enorme successo: ne sono stati cuciti ben 2.690 in 143 lingue e dialetti diversi. L’artista donerà all’Associazione Orlando del Centro delle Donne il primo capitolo dell’opera d’arte partecipata, realizzata su drappi bianchi in cotone, scritti in rosso e ricamati da gruppi e singole donne in svariate lingue e dialetti del mondo. 

L’opera di traduzione in tutte le lingue madri del mondo, iniziata come gesto poetico e politico e con l'obiettivo di sottolineare la totale mancanza di accesso alla cultura ancora chiamata “femminista”, si è trasformata in un viaggio alla scoperta del potere delle parole e della narrazione nelle vite di tutte le persone. E' diventata un invito alle donne a diventare autrici della propria storia. Così diventeranno autrici anche di altri mondi. Il progetto, come deve essere per sua natura e attitudine, diventa così un work in progress multidisciplinare, mutevole eppure coeso.

Come viene riportato nel Manifesto di ‘Virginiapertutte’, 'Una stanza tutta per sé' è un saggio che ripercorre la vicenda umana e letteraria dell’autrice Virginia Wolf, volto a rivendicare, per il genere femminile, il diritto e la possibilità di far parte del mondo culturale che, all’epoca, era di esclusivo appannaggio maschile. Partendo da questa centrale volontà, il saggio prova a scardinare e decostruire lo stesso linguaggio maschile e patriarcale, sia in ambito letterario che, più ampiamente, sociale e politico, liberando la donna da secoli di silenzio e sudditanza.

All'evento di inaugurazione partecipano: Samanta Picciaiola (Presidente Associazione Orlando), Anna Pramstrahler (Responsabile della Biblioteca delle donne), Patrizia Fratus (Artista e ideatrice della mostra), Rita Monticelli (Consigliera comunale con delega per i Diritti umani e coordinatrice Master Gemma Unibo), Veronica Ceruti (Direttrice del settore Biblioteche e del dipartimento Cultura e Promozione della Città di Bologna), Cristina Demaria (Delegata per l'Equità, l'inclusione e la diversità - Università di Bologna) Rosa Amorevole (Presidente del Quartiere Santo Stefano).

Virginiapertutte

dal 6 al 23 Giugno 2023

Chiostro di Santa Cristina (Piazzetta Giorgio Morandi, 2 - Bologna)

Ingresso libero

Inaugurazione della mostra (6 giugno, ore 18.30) promossa dal Centro delle Donne, nell’ambito del Patto per la lettura del Comune di Bologna, realizzata dal libro 'Una stanza tutta per sé' di Virginia Woolf. Si tratta di un progetto internazionale e socio-culturale di arte partecipata di Patrizia Benedetta Fratus, a cura di Ilaria Bignotti, Connecting Cultures di Anna Detheridge e il Centro antiviolenza Butterfly di Brescia.

All'evento di inaugurazione partecipano: Samanta Picciaiola (Presidente Associazione Orlando), Anna Pramstrahler (Responsabile della Biblioteca delle donne), Patrizia Fratus (Artista e ideatrice della mostra), Rita Monticelli (Consigliera comunale con delega per i Diritti umani e coordinatrice Master Gemma Unibo), Veronica Ceruti (Direttrice del settore Biblioteche e del dipartimento Cultura e Promozione della Città di Bologna), Cristina Demaria (Delegata per l'Equità, l'inclusione e la diversità - Università di Bologna) Rosa Amorevole (Presidente del Quartiere Santo Stefano).