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Emergenza alluvione: docenti e studenti Unibo al lavoro per i beni culturali danneggiati

Studentesse e studenti del Dipartimento di Beni Culturali del Campus di Ravenna sono intervenuti repentinamente sui luoghi dell’emergenza, e in particolare sui luoghi della cultura a Faenza, Lugo, Forlì e Castel Bolognese

L'alluvione che si è abbattuta sulla Romagna (16 e 17 maggio) ha provocato frane, esondazioni e allagamenti in gran parte del territorio. L’emergenza ha messo a dura prova le persone e le loro case, e il sistema produttivo, infrastrutturale e sanitario. E' stato particolarmente colpito anche il patrimonio culturale e sono andate distrutte collezioni e spazi di istituzioni bibliotecarie, archivistiche e museali romagnole.

Gli studenti del Dipartimento di Beni Culturali Unibo - Campus di Ravenna sono intervenuti repentinamente sui luoghi dell’emergenza, e in particolare sui luoghi della cultura a Faenza, Lugo, Forlì e Castel Bolognese.

A Faenza, il Museo casa laboratorio che l’Artista Guerrino Tramonti fece costruire in via F.lli Rosselli, ospita opere che rispecchiano il percorso dell'Artista, tra cui sculture in terracotta, ceramiche smaltate, porcellane, calchi in gesso e dipinti ad olio. La collezione, oggi danneggiata,  è sotto la supervisione dei docenti restauratori del corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dell'Università di Bologna  per la messa in sicurezza e la pulitura degli oggetti. A partecipare alle operazioni di recupero post-evento, c'è anche un gruppo dell’Associazione Volontari Protezione Civile R.C. Mistral di Ravenna, al lavoro accanto a docenti e studenti per uno scambio di competenze e condivisione di criteri di operatività negli interventi sui beni culturali in condizioni emergenziali.

I coordinatori dei Corsi di laurea Unibo hanno sostenuto gli studenti mettendo in moto, da soli, una complessa macchina di volontariato. Sotto la guida del personale degli istituti e affiancati dai docenti, gli studenti si sono presi cura di ceramiche, libri, riviste, cataloghi, oggetti artistici, ambienti e loro arredi, che, per ciò che era possibile, sono stati salvati e puliti al motto di ‘Salviamo la cultura dal fango’.

Oltre alle iniziative convegnistiche e pubblicistiche, il Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna ha dimostrato come possano essere fondamentali la presenza e il presidio dell’Università anche in territori non centrali, e come i giovani, correttamente sostenuti in un’espressione civile e nella concreta attività di intervento specialistico, possano fare in un momento di emergenza quell’esperienza di consapevolezza civica che condizioni di sicurezza e regolarità non sempre aiutano a sviluppare.

Questa attività di formazione e trasferimento delle competenze si inserisce, inoltre, nell’ambito del progetto SIRIUS-Strategie per la gestIone del patRImonio cUlturale a riSchio del Dipartimento di Beni Culturali, realizzato con il supporto del Comune di Ravenna e di Fondazione Flaminia ed inserito nelle attività del PNRR PE05 CHANGES “Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society”