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Frutticoltura e risparmio idrico: gli studiosi di FruitCREWS alla ricerca di soluzioni innovative

Il progetto COST Action coordinato dall'Università di Bologna sta mettendo a punto strumenti di rilevamento remoto economici e di facile utilizzo per ottimizzare la gestione idrica delle colture di melo, pero, pesco, kiwi, vite e olivo


Aiutare i frutticoltori ad irrigare nella maniera più corretta, contrastando gli effetti del cambiamento climatico e la scarsità d’acqua. È l’obiettivo il progetto FruitCREWS, una COST Action coordinata dall'Università di Bologna che vede la partecipazione di più di 200 membri da 45 diversi paesi del mondo.

Melo, pero, pesco, kiwi, vite e olivo sono le sei colture che saranno prese in considerazione: per ognuna gli studiosi individueranno l'indicatore fisiologico più utile a quantificare lo stato idrico della pianta, tra sensori, analisi del suolo e altri strumenti di rilevamento remoto economici e di facile utilizzo.

"Forniremo agli agricoltori gli strumenti per non eccedere in irrigazione e calibrare le quantità a seconda del momento, al fine anche di migliorare alcuni caratteri qualitativi del frutto", spiega Brunella Morandi, professoressa del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Alma Mater, che coordina il progetto. "È possibile infatti mettere a punto strumenti per gestire al meglio la risorsa idrica e sfruttare, laddove accada, anche quelle grandi quantità d’acqua che improvvisamente si rovesciano sul terreno, come è successo di recente in Romagna".

Proprio su questi temi, un primo momento di confronto è in programma il 10 e 11 luglio al Centro Residenziale Universitario di Bertinoro, che ospiterà il primo meeting annuale di FruitCREWS: ci saranno 75 ricercatori e operatori del settore provenienti da 20 diversi della UE e oltre.

Il giorno successivo, il 12 luglio, il progetto si aprirà invece agli operatori del settore a livello regionale e nazionale con un workshop sull’irrigazione sostenibile degli impianti arborei, organizzato in collaborazione con il Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo e l’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna. In questa occasione, fornitori di sistemi di supporto decisionale per l’irrigazione provenienti da diversi paesi del mondo mostreranno le loro soluzioni tecnologiche, mentre i delegati di diverse regioni produttive come Israele, Egitto, Stati Uniti e Turchia faranno il punto sulla gestione dell’acqua nel loro paese.

I frutteti, in particolare quelli nella regione mediterranea, sono costretti ad affrontare rischi significativi a causa della loro natura perenne (quindi soggetta a danni che si possono ripercuotere nel lungo periodo), delle lunghe stagioni di crescita, dell'elevato fabbisogno idrico e degli specifici standard di qualità che dipendono dallo stato idrico della pianta (ad esempio la pezzatura dei frutti).

Gli studiosi di FruitCREWS stanno quindi lavorando per capire come le colture di alberi da frutto rispondono allo stress da siccità in diversi ambienti. Questo permetterà loro di identificare strumenti efficaci per il monitoraggio in tempo reale dello stato dell'acqua delle piante e consentire ai coltivatori di programmare l'irrigazione in modo accurato, utilizzando le nuove tecnologie.

Un lavoro di ricerca che, oltre ai produttori di frutta, coinvolgerà anche piccole e medie imprese, fornitori di servizi e autorità idriche territoriali, con l’auspicio che i risultati possano contribuire ad una gestione realmente sostenibile dell’irrigazione nei frutteti di tutta Europa, diffondendo le conoscenze che verranno man mano acquisite.

Verranno così proposti approcci di irrigazione di precisione per diverse colture, e saranno fornite indicazioni sui più promettenti sistemi software di supporto alle decisioni disponibili sul mercato: tecnologie che a partire dall'analisi dei dati permettono a chi le usa di prendere decisioni più efficienti ed efficaci.