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Torna a Forlì la II edizione del Festival della traduzione

"Con altre parole”, il titolo dell'iniziativa ideata dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Alma Mater che vedrà sul palco dell'Auditorium San Giacomo scrittori, giornalisti, traduttori, docenti e ricercatori tra dibattiti sul rapporto traduzione-società, performance, spettacoli e presentazioni di progetti

E' in programma per giovedì 19 e venerdì 20 ottobre, presso l’Auditorium San Giacomo di Forlì (Piazzale Guido da Montefeltro 12), la II edizione del Festival della Traduzione “Con altre parole”. Ideato dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna, con il sostegno del Comune e del Campus di Forlì, e reso possibile grazie a un contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, il Festival si è dato quest’anno come tema il rapporto tra Traduzione e Società.

Lo scopo è quello di evidenziare in particolare l’impatto sociale che la pratica traduttiva implica, sottraendola agli ambiti della sola ricerca accademica e dell’attività professionale, per aprirne il laboratorio anche a un pubblico che fruisce quotidianamente di testi tradotti, sovente senza avere piena coscienza del viaggio linguistico, culturale, sociale che parole, testi, discorsi compiono, prima di giungere a un nuovo pubblico rispetto a quello di partenza.

Dopo i saluti istituzionali, previsti per le ore 9.30, la giornata di giovedì vedrà l’intervento inaugurale di Susanna Basso, voce traduttiva, per Einaudi, di Ian McEwan, Alice Munro, Paul Auster, nonché autrice, per la recente edizione dei Meridiani, delle ritraduzioni di numerosi scritti di Jane Austen. Seguirà una tavola rotonda in cui Giammarco Sicuro e Costanza Spocci, giornalisti e inviati speciali in zone di conflitto, si confronteranno con Lucía Ruiz Rosendo e Marija Todorova, che affronteranno il tema dell’interpretazione linguistico-culturale in contesti bellici e in ambito umanitario. Nel pomeriggio, alle ore 15, le due scrittrici Antonia Arslan, vincitrice del Premio Stresa per La masseria delle allodole e Igiaba Scego, selezionata per il Premio Strega 2023 con Cassandra a Mogadiscio, discuteranno delle attuali scritture legate alle migrazioni e alla transculturalità. Verranno poi presentati alcuni progetti di ricerca del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione particolarmente connotati per il loro impatto sociale. Il pomeriggio si concluderà con una performance da parte di Nicola della Maggiora, LIS Performer che farà capire al pubblico come si possa interpretare e rendere accessibile un brano musicale attraverso la lingua dei segni italiana. Nella serata di giovedì (ore 21) la Chris Rundle Band, che coniuga la raffinatezza del jazz con la forza del blues, terrà un concerto in omaggio a Giovanni Nadiani, docente del Dipartimento di Forlì, traduttore dal tedesco e poeta dialettale, prematuramente scomparso nel 2016.

La giornata di venerdì si aprirà (ore 9.15) con un documentario di Gerardo Mazzaferro sulle Vite di migranti e con una mostra fotografica di Charlotte Menin dal titolo Kids on their own. Entrambi gli ospiti fanno parte del team di un progetto europeo Horizon 2020, coordinato dal Dipartimento DIT, che ha lo scopo di favorire e promuovere l’inclusione di giovani migranti e rifugiati in contesti educativi. Alle ore 11, lo scrittore Marco Balzano, vincitore del Premio Campiello nel 2015 con L’ultimo arrivato e finalista al Premio Strega 2018 con Resto qui, si interrogherà sul peso delle parole e sull’importanza della lingua. Nel pomeriggio, alle 14.30, Luisa Bentivogli, ricercatrice presso la Fondazione Bruno Kessler, parlerà delle prospettive attuali e future che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale apre al mondo della traduzione. Verrà poi data voce a Cecilia Cenciarelli, Antonio Contarino, Angelo Mosca, Gabriele Pezzuto e Marta Rota Núñez, laureati/e del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione, che racconteranno la loro esperienza di traduttori e interpreti nel mondo. Alle 17.30 interverrà la scrittrice Rosella Postorino, vincitrice del Premio Campiello con Le Assaggiatrici e finalista al Premio Strega 2023 con Mi limitavo ad amare te, in dialogo con Leah Janeczko, traduttrice in lingua inglese de Le Assaggiatrici e Ognjen Tomic, uno dei ragazzi bosniaci partito nel 1992 da Sarajevo, come i tre protagonisti di Mi limitavo ad amare te.

Alle 21, il Festival si chiuderà con uno spettacolo musicale di Silvia Rita Iannone, Sofia Gonzalez, Zhaojie Li, Linda Lombardi, Tommaso Morrone, Alessia Pollice, studenti e studentesse del Campus di Forlì, che, diretti dal maestro Roberto Costa, interpreteranno celebri brani musicali in traduzione.

Festival della traduzione di Forlì - Con altre parole

dal 19 al 20 Ottobre 2023

ore: 09:30

Auditorium - Chiesa di San Giacomo (P.le Guido da Montefeltro, 12 - Forlì) e online

Ingresso libero

Il Festival, concepito a cadenza biennale, nasce da un progetto del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna, Campus di Forlì e grazie al contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, per mettere sotto i riflettori dell’opinione pubblica la pratica della traduzione, sottraendola agli ambiti della sola ricerca accademica e dell’attività professionale, per focalizzarsi sul suo impatto culturale e sociale nella vita quotidiana di tutti.

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