Si è conclusa la mostra INKiostro di Voci: Luo Qi e 30 anni di calligrafismo che, dal 12 ottobre al 5 novembre, presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, ha celebrato i 30 anni di attività di una delle principali correnti di calligrafia cinese contemporanea. Nata nell'ambito del progetto ERC Strating Grant dell’Università di Bologna “WRITE – New Forms of Calligraphy in China: A Contemporary Culture Mirror” (che si occupa di studiare le nuove forme di calligrafia nella Cina contemporanea), l’iniziativa espositiva, curata dalla prof.ssa Unibo Adriana Iezzi, è stata progettata e realizzata grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di interpretazione e traduzione - DIT dell'Alma Mater e il Settore Musei Civici Bologna.
La scelta di esporre le opere di Luo Qi presso il Museo della Musica ha trovato ragione di essere nella natura stessa della riflessione dell’artista, basata in grande parte sull’interazione tra calligrafia e musica. Luo Qi è infatti fortemente influenzato dall’arte occidentale, che ha rivoluzionato il modo stesso di fare calligrafia creando un linguaggio asemico fruibile universalmente e definibile come “musica del segno scritto” o “musica della linea”. Inoltre, il progetto ha permesso di valorizzare anche in modo permanente le collezioni del Museo della Musica grazie alla donazione alla struttura museale di un’opera di Luo Qi appositamente realizzata per questa mostra e ispirata all’opera di Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia, il cui manoscritto autografo è esposto nella Sala 7 del percorso espositivo. Il lavoro intitolato Calligrafie musicali - Melodie silenti. “Il barbiere di Siviglia”, dal formato libro inchiostro su carta, sarà collocato in vetrina proprio a fianco della celebre partitura.
In qualche settimana di apertura, oltre 2.600 visitatrici e visitatori hanno potuto ammirare, tra lo spazio dedicato alle mostre temporanee e le sale espositive della collezione permanente, le scritture che riproducono il suono di litanie buddhiste, le calligrafie che traducono la musica di famose arie liriche italiane e i pittogrammi musicali fortemente ritmici installati nel cortile interno di Palazzo Sanguinetti. La mostra ha raccolto l’interesse di tipologie variegate di pubblico, con una significativa presenza di giovani, famiglie e visitatori internazionali, anche grazie al ricco programma di eventi collaterali a cui hanno partecipato 450 persone.